DUBLINO – Il 58% dei lavoratori europei è soddisfatto del proprio orario di lavoro, il 58% si sente supportato dal proprio manager, il 71% supportato dai propri colleghi. Permangono criticità nella differenza di genere, nel lavoro dei più giovani per orari e precarietà, nel lavoro dei più anziani per quanto riguarda la formazione e l’aggiornamento.
Sono questi alcuni dei primi risultati pubblicati da Eurofound derivanti dalla Sesta indagine sulle condizioni di lavoro Ewcs lanciata lo scorso febbraio. Risultati racccolti in una scheda e in un’infografica pubblicate alla fine di novembre.
Ewcs indagine europea condizioni di lavoro
La sesta indagine Ewcs è stata lanciata da Eurofound lo scorso febbraio, e succede le precedenti cinque edizioni promosse nel 1991, 1995, 2000, 2005 e 2010. Da febbraio a giugno 2015 sono stati intervistati in collaborazione con Ipsos 43mila lavoratori di 35 paesi Europei, interviste anonime, che con differenze tra i vari paesi hanno coperto campioni compresi tra l’ 1,000 e il 3,300.
Primi risultati
Secondo i primi dati diffusi da Eurofound, nove lavoratori su dieci riferiscono di essere informati o bene informati sui rischi per la salute e la sicurezza riguardanti la propria mansione. 10 su 100 quindi i lavoratori che dichiarano di non essere informati, media che varia da 9 su 100 per le imprese con più di 250 lavoratori, 10% tra 10 e 249 dipendenti, 12% con meno di 10 dipendenti.
Molti gli operai che hanno manifestato un’elevata intensità del lavoro, affiancata da bassi livelli di autonomia, sicurezza sul lavoro e sicurezza del posto di lavoro. Nel complesso, la percentuale di lavoratori che riporta che la propria salute è a rischio per il lavoro è scesa dal 31% del 2010 al 23% del 2015.
Tra il 2010 e il 2015 registrato un aumento delle dichiarazioni riguardanti l’esposizione alle sostanze chimiche nella manipolazione, dal 15% al 17%, cresciuto anche il livello inerente l’esposizione a materiali infetti dall’11% al 13%.
Il 31% degli intervistati ha dichiarato di lavorare in aziende che contemplano un elevato coinvolgimento e un’elevata partecipazione organizzativa. Due terzi dei lavoratori hanno dichiarato di essere impiegati in aziende che motivano per un migliore rendimento. Scende però al 40% la percentuale di lavoratori che ha avuto la sensazione di un lavoro ben fatto.
Il 33% di lavoratori dipendenti dichiara di avere come diretto superiore una donna. Resta alta quindi la percentuale, 67%, di dipendenti che hanno come diretto superiore un uomo, con l’85% dei lavoratori dipendenti di sesso maschile che ha per capo un uomo. Per quanto riguarda ancora le differenze di genere, sono gli uomini a essere impiegati nella maggior parte dei casi in orari lavorativi completi di 48 ore, le donne in part-time con 20 ore o meno. Il 16% dei lavoratori ha dichiarato di essere stato oggetto di comportamenti negativi, molestie, violenze.
Nel 2015 come nel 2010, è pari al 16% la percentuale di dipendenti che pensa di poter perdere il lavoro nell’arco di sei mesi. I giovani lavoratori sono più esposti ad alte intensità, turni, comportamenti sociali negativi. I lavoratori con età superiore ai 50 dichiarano di beneficiare di prospettive minori nell’avanzamento di carriera e nella formazione.
Info:
Eurofound primi risultati sesta indagine Ewcs comunicato stampa
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