FIRENZE – Piano strategico regionale 2016-2020 per la sicurezza sul lavoro. Con una nota pubblicata online il 1° marzo 2016 la giunta della Regione Toscana comunica di aver approvato nella giornata di ieri il nuovo piano quinquennale riguardante informazione, assistenza, vigilanza, controllo, formazione, comunicazione.
Il piano avrà a disposizione 8 milioni di euro derivanti dalle sanzioni dalle Asl regionali e il cui utilizzo è stato già suddiviso in questo modo: 2016 Euro 1.858.000; 2017 Euro 1.558.000; 2018 Euro 1.508.000; 2019 Euro 1.508.000; 2020 Euro 1.508.000.
Per quanto riguarda la vigilanza le attività dovranno essere incrementate e crescere nel triennio 2016-2018 del 10%. Contemporaneamente saranno previste attività informative e di assistenza per le aziende da realizzare in accordo con le associazioni di categoria. Previste sinergie con parti sociali, Rsl territoriali, Inail e direzioni territoriali del lavoro per intelligence ed emersione dei casi irregolari.
Misure per la trasparenza e la corruzione. “Sono definite con chiarezza tutte le misure atte a garantire la massima trasparenza e a prevenire, per quanto possibile, episodi di corruzione. Tra queste, la pubblicizzazione sui siti aziendali delle scelte programmatiche e dei criteri di selezione delle aziende da ispezionare; la rotazione delle coppie di operatori impiegate; la rotazione degli ambiti di intervento”.
Ancora per quanto riguarda le aziende e la gestione della sicurezza, previsti interventi per sostenere l’adozione di ulteriori misure preventive che siano anche superiori a quelle minime imposte dalla norma. Si parla di interventi come: “dismissione, o modifica, dei trattori privi di cabina di guida; realizzazione di un sistema dedicato di interventi di primo soccorso nell’ambito delle grandi opere in località difficilmente raggiungibili dal sistema 118; assistenza medica ai lavoratori impegnati nella realizzazione di grandi opere residenti in regioni diverse dalla Toscana, senza che questi debbano rinunciare al medico dal quale sono assistiti nel comune di residenza; adozione di tecnologie per la sicurezza della movimentazione del materiale lapideo; installazione di chiusure laterali dei carrelli elevatori, che garantiscano la trattenuta del conducente all’interno della cabina, evitando lo schiacciamento in caso di ribaltamento”.
In autunno 2016 partità poi una campagna di comunicazione regionale affiancata da altre cinque campagne locali che avrà come destinatari i lavarotori di tutti i settori e i datori di lavoro.
La formazione. “La formazione è uno degli strumenti principali di prevenzione. L’adeguata formazione degli operatori dei servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro delle Asl è il presupposto fondamentale per garantire la qualità degli interventi effettuati. Ma spesso la formazione punta più all’acquisizione di nozioni e norme che al cambiamento dei comportamenti e all’apprendimento pratico. Si dovrà quindi promuovere una formazione maggiormente pratica, efficace, che utilizzi metodologie interattive, per far crescere la cultura delle sicurezza e le competenze professionali di tutti i soggetti che hanno un ruolo nella filiera della prevenzione”.
Ribadito il ruolo centrale del Cerimp Centro regionale infortuni e malattie professionali per la raccolta e l’elaborazione dei dati regionali. Nel 2015 in Toscana sono stati 43.355 gli infortuni sul lavoro, -2,5% rispetto ai 44.481 del 2014. 109 i caso mortali, 33 in più rispetto ai 76 del 2014.
Info: Regione Toscana piano sicurezza lavoro 2016-2020