ROMA – Disturbi dello spettro autistico e lavoro. Pubblicato da Isfol un articolo sull’inserimento lavorativo delle persone con DSA e delle persone con disturbo psichico. Articolo curato da Amedeo Spagnolo, responsabile del programma dell’Isfol Pro.P. sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di inclusione socio-lavorativa dei soggetti con disturbo psichico.
Il pezzo, consultabile integralmente sul sito Isfol fa parte del volume Lo spettro autistico: la legge n. 134/15 e i suoi risvolti clinici e sociali curato da Paola Binetti.
Richiamando il progetto Pro.P, affronta i temi dei percorsi di identificazione, presa in carico, formazione, inserimento lavorativo. Il supporto adeguato ai familiari, il personale tecnico, quindi il supporto a colleghi, datori di lavoro. La tutela della persona con autismo, con la consapevolezza che questa molto abbia da “offrire in un ambiente di lavoro”.
“Per la buona realizzazione di un Progetto di inserimento sociolavorativo sappiamo bene che i punti decisivi, «prerequisiti» di base per l’acquisizione delle competenze necessarie per la maggior parte dei lavori, sono quelli dell’interazione, comunicazione, cognizione sociale ed empatica. Queste capacità sono, nella maggior parte dei casi, estremamente carenti nei giovani con Autismo, ma possono essere sviluppate con l’ausilio di adeguati programmi educativi. Per avere miglioramenti importanti è necessario, però, un lungo percorso psicoeducativo che deve iniziare il prima possibile, già nella prima infanzia e, poiché le capacità di apprendimento dei soggetti autistici sono molto personali, la loro educazione deve essere mirata e programmata caso per caso”.
Info: Isfol lo spettro autistico e la Legge 134/2015