GENOVA – Non solo gli inquilini, ma anche le persone addette alle pulizie domestiche, baby sitter a domicilio, lavoratori edili, persone addette alle consegne: sono tante e varie le categorie di lavoratori che possono trovarsi a svolgere la propria attività all’interno di un condominio, passando necessariamente nelle cosiddette ‘parti comuni’, distinte dalle abitazioni private. Basti pensare alle scale e agli ascensori oppure ai tetti e a quanti incidenti vi possano accadere per capire che, anche in questi spazi, spesso presi in poca considerazione, vanno rispettate e rese attuabili le misure di sicurezza.
A preoccuparsi di questa tematica è l’Anaci – Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari della Liguria che, agendo in accordi con il livello nazionale dell’associazione stessa, ha pensato di lanciare un apposito progetto. Si chiama ‘Condominio sicuro’ ed è rivolto agli amministratori di condominio – in Liguria ce ne sono associati circa 500 ed ognuno di questi amministra più immobili – al fine non solo di sensibilizzarli sull’argomento, ma anche per dare loro delle indicazioni pratiche su ciò che sarebbe più opportuno fare.
Tramite gli amministratori l’Anaci è certa che le regole trasmesse verranno a loro volta trasferite anche a tutta quella rete di imprese che hanno rapporto con gli amministratori di condominio, come ad esempio chi è chiamato a compiere opere di manutenzione. Il progetto prevede una serie di corsi di formazione specifici distribuiti sul territorio; alcuni sono già stati avviati.
Secondo l’Anaci si tratta di un intervento strategico proprio per il ruolo centrale che rivestono queste figure: sono loro infatti a mantenere i rapporti sia con gli inquilini che con tutta vasta rete di aziende e amministrazioni, formare loro significa aggiungere in tutta la catena del lavoro correlato una iniezione di cultura della sicurezza.