SONDRIO – Montare e smontare una gru all’interno di un cantiere edile è un lavoro complesso, che può presentare molti rischi e richiede qualificazione, formazione e precauzioni specifiche.
Per questo motivo in Valtellina le ditte specializzate, insieme ai sindacati, hanno deciso di scrivere vere e proprie linee guida per le attività dei montatori di gru all’interno dei cantieri edili, da sottoporre ai rappresentanti di categoria degli industriali e degli artigiani. La necessità nasce da una constatazione: benché esistano ditte specializzate in questi lavori, non sempre sono loro ad essere chiamare ‘sul campo’.
Può accadere infatti che, al loro posto, siano chiamati degli autonomi che offrono il servizio a ‘prezzi stracciati’. Un risparmio che, però, rappresenta anche un rischio secondo Gianfranco Conti Manzini, titolare della E.C.M. di Delebio, una delle aziende specializzate della Valchiavenna in questo tipo di lavori: il minor prezzo, infatti, corrisponde spesso ad un risparmio in termini di sicurezza sul lavoro.
L’allarme lanciato in questi giorni da Manzini non è rimasto isolato, sono state una trentina le ditte che nel nord lo hanno seguito l’esempio. Manzini e le altre ditte specializzato sostengono dunque che per eseguire correttamente questi lavori, è necessario possedere degli specifici requisiti e gli addetti debbono avere una precisa formazione. Dunque chiedono anche che le ditte prive di queste requisiti vengano escluse da eventuali appalti per motivi di sicurezza poiché questo tipo di ‘concorrenza sleale’ apre la strada a ad omissioni delle norme di sicurezza e dunque al rischio di incidenti sia per questi lavoratori che per tutti gli altri che possono trovarsi nel cantiere. Le aziende specializzate dunque stanno chiedendo l’attenzione dei sindacati della Valtellina e dell’alto Lario. Per ora tutti sembrano d’accordo su un punto: bisogna evitare che “ le ditte cattive scaccino dal mercato quelle buone” ed è perciò necessario definire regole chiare visto che, come le molte aziende che operano nel settore sottolineano, le cattive pratiche sono molte.
A questo mireranno dunque le nuove linee guida, che in buona parte si ispireranno a manuale dell’Ispesl sulla ‘procedura di montaggio e smontaggio degli apparecchi di sollevamento’. Non bisogna però credere che il problema sia sentito solo in Valtellina; se ne è infatti parlato recentemente anche nel Lazio. Qui il Comitato Paritetico Territoriale di Roma e Provincia (CTP) ha infatti elaborato e reso disponibile liberamente una Guida su come realizzare un piano di sicurezza per i lavori nel montaggio di una gru a torre, segno che la necessità di una maggiore conoscenza e rispetto delle norme è una questione sentita ben oltre la Valtellina.