ROMA – Carlo Soricelli, 61 anni, ex metalmeccanico in pensione, ha creato un blog sulla sicurezza dei lavoratori che ha raggiunto 250 mila visite in tre anni. Parliamo di cadutisullavoro.blogspot.com, che ogni giorno segnala interessanti notizie e ricerche che riguardano la tutela della salute dei lavoratori, infortuni, incidenti, e infine le “morti bianche”, cioè i caduti sul lavoro. Quotidiano Sicurezza lo ha intervistato.
Come è arrivato a creare il blog “caduti sul lavoro”?
«Come ex metalmeccanico in pensione, dopo la triste vicenda della ThyssenKrupp a dicembre 2007 dove morirono 7 operai, mi sono appassionato all’argomento. Così il 1° gennaio 2008 è nato il blog, che da subito ha segnalato i principali incidenti, anche mortali, che colpivano i lavoratori italiani»
Quante visite ha raggiunto il primo anno?
«Circa 20 mila nel 2008. Poi il trend è proseguito in crescita, fino ad arrivare a circa 100 mila visite nel 2010. Nel complesso abbiamo totalizzato oltre 25o mila visite. Ma ci tengo a segnalare una cosa: siamo e rimarremo indipendenti. Cioè, nonostate la grande visibilità, non stringiamo nessun accordo con aziende del settore sicurezza, poichè potrebbe condizionare la nostra linea editoriale»
In quanti siete?
«Cinque persone. Un medico, uno psicoterapeuta, un informatico, un esperto di comunicazione e poi ci sono io. Al progetto del blog dedico la maggior parte del mio tempo, soprattutto per reperire dati e ricerche.»
Collaborate con enti e istituzioni?
«Operando soprattutto sul territorio di Bologna, spesso ci capita di confrontarci con le istituzioni locali. Abbiamo collaborato spesso con senatore Paolo Nerozzi, ex sindacalista e vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche”, ma siamo aperti a ogni confronto utile e costruttivo, finalizzato a tutelare la salute dei lavoratori, la loro sicurezza, e soprattutto prevenire gli incidenti mortali applicando nel modo corretto l’attuale normativa vigente».
Progetti futuri?
«Continuare a far bene il nostro lavoro volontario e far crescere il blog».