ROMA – Parchi avventura. Pubblicato da Inail un volume sulla protezione dai fulmini nei parchi avventura, nelle strutture sportive e ricreative solitamente realizzate in aree boschive e costituite da installazioni in legno e acciaio, che attualmente in Italia sono quasi duecento.
Protezione e misure di sicurezza. Il volume riporta indicazioni sulla valutazione dei rischi, sui piani di sicurezza e sulla scelta delle misure di protezione, su comportamenti di emergenza e primo soccorso, partendo dalla normativa definita dagli articoli 80 e 84 del Testo Unico sicurezza sul lavoro.
Così nella prefazione: “Per quanto riguarda il rischio di fulminazione, ai sensi dell’art. 84 del Testo unico, si
ritengono adeguate le misure di protezione adottate sulla base delle norme tecniche. Purtroppo, attualmente, le norme tecniche non forniscono indicazioni per la protezione dai fulmini di una realtà come quella dei parchi avventura”.
In merito ai fulmini vengono descritti fenomeno cause e tipi, danni, con una lunga disamina delle correnti. L’analisi delle pratiche di protezione sia negli spazi aperti che nei rifugi, partendo da come informarsi sull’arrivo di un temporale fino ai rifugi metallici, le possibili strategie da adottare. Quindi i comportamenti per la prevenzione e la sicurezza nel caso ci si trovi al chiuso, in un campo, in acqua, in auto, sotto una tettoia; il primo soccorso, ovvero la scena, ABC, rianimazione, defibrilatore e Pls.
“7.1. Valutazione della scena. All’arrivo sulla scena, prima di qualsiasi azione, il soccorritore deve accertarsi che la zona sia priva di pericoli che potrebbero pregiudicare la salute sua e dell’infortunato (ad es.: accertarsi che il soggetto non sia a contatto con parti in tensione, o che non vi siano odori di gas o presenza di liquidi dannosi e assicurarsi che tutte le fonti di energia siano disattivate e l’ambiente sia sicuro, prima di avvicinarsi). Nel caso in cui la zona non sia sicura è necessario avvertire le autorità competenti (ad es. i Vigili del fuoco). Valutare se il soggetto è vittima di un malore oppure di un trauma; nel secondo caso assolutamente non deve essere mosso. Se il soggetto è incosciente, con ustioni lineari o punteggiate (feathering), è probabile sia vittima di fulminazione. Quando non si ha la possibilità di valutare con certezza la causa dell’evento, bisogna agire considerando l’infortunato come vittima di un trauma”.
Chiudono il documento dei cenni di elletrofisiologia sul corpo e la tensione, le cellule e gli effetti dei fulmini sulla temperatura dei corpi, danni neurologici e la contrazione muscolare.
Indice:
- Il fenomeno della fulminazione;
- Danni causati dai fulmini;
- Effetti delle correnti di fulmine;
- Protezione dai fulmini dei Parchi Avventura;
- Rifugi;
- Comportamenti;
- Prestare soccorso;
- Cenni di elettrofisiologia;
- Riferimenti.
Info: Inail, La protezione dai fulmini nei parchi avventura
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