AREZZO – Ancora una volta è la sicurezza negli appalti ad essere oggetto di accordi tra attori del mondo del lavoro ed istituzioni. Uno degli ultimi protocolli ad essersi aggiunti all’elenco è quello firmato tra il Comune di Arezzo, le associazioni datoriali, la locale Asl e i sindacati al fine di innalzare il livello di sicurezza in questo settore.
Sono diversi gli strumenti inseriti nell’accordo. Uno di questi è ‘Concertazione preventiva’ che prevede un coinvolgimento attivo, negli scambi di informazioni e suggerimenti per la sicurezza del lavoro e la tutela ambientale, anche delle stesse imprese aggiudicatarie degli appalti, oltre ad istituzioni, sindacati ed Asl.
C’è poi l’introduzione della cosiddetta ‘filiera corta’, utile per ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni tenendo sotto controllo anche la sicurezza dei lavoratori.
A vigilare sul raggiungimento di questi obiettivi sarà il tavolo tecnico istituito con il “Protocollo d’intesa per azioni integrate di coordinamento sulla sicurezza nei cantieri temporanei e mobili nel settore edile” del 1 febbraio 2010.
A siglarlo allora erano stai allora la Asl 8, la direzione provinciale del lavoro, Inps, Inail e anche il comando Provinciale del Vigili del Fuoco, il CPT e le parti sociali del settore edile.
Per questo nuovo protocollo che dovrebbe aiutare a combattere infortuni e morti sul lavoro tutte le istituzioni si sono dette soddisfatte, a partire dal sindaco aretino Giuseppe Fanfani. “La sicurezza sul lavoro e dell’ambiente – ha detto – dipendono in gran parte della qualità del sistema degli appalti e questo deve essere una priorità. Ora, grazie alla collaborazione con Asl, datori e sindacati si è arrivati a questo protocollo particolarmente significativo sotto questi due aspetti. Ma questo accordo darà sostengo anche alle imprese, a quelle che lavorano in modo serio e che basano la competizione sulla qualità”.
Presente al momento della firma anche l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Franco Dringoli che ha evidenziato come “Negli appalti è fondamentale stare attenti a tutto ciò che concerne la sicurezza sul lavoro e la messa in atto di buone pratiche volte allo sviluppo sostenibile. E per far questo è importante puntare sulla formazione alla sicurezza dei soggetti coinvolti nel sistema degli appalti ma anche mettere in campo un sistema di monitoraggio adeguato per verificare che le norme sulla sicurezza siano effettivamente applicate. Per farlo serve massima collaborazione tra tutti i soggetti che oggi hanno firmato questo protocollo e la promozione di iniziative congiunte contro il lavoro irregolare”.