ROMA – Il 21 marzo scorso si è riunita per la prima volta la Commissione speciale Sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro del Consiglio regionale del Lazio presieduta da Luigi Abate, ingegnere e con una carriera alle spalle nei Vigili del fuoco del Lazio. Ha parlato chiaro il presidente: “Credo che finora sia stato fatto poco sia in prevenzione sia in protezione – ha detto aprendo la riunione – visto che gli incidenti sul lavoro non sono diminuiti né in numero né in gravità: credo che questa commissione debba lavorare in senso più tecnico che politico”. Proprio partendo da questo assunto il presidente è subito passato ad illustrare le sue tre principali proposte: la premiazione delle aziende edili che abbiano conseguito il ‘bollino blu’, la realizzazione di un ‘Cruscotto sicurezza’ , cioè di una indagine da svolgersi in maniera anonima nelle aziende, per verificare il livello di conoscenza delle norme sulla sicurezza, e infine anche un meccanismo di coordinamento tra il 115, il numero dei vigili del fuoco, e il 118. Queste proposte saranno la base della discussione nei prossimi incontri della Commissione.
Aiutare le imprese che hanno conseguito il ‘bollino blu’, come ha spiegato Abate, significa andare a modificare il sistema della gare pubbliche di appalto – quelle fatte dalla Regione, dalla Provincia e dai singoli Comuni – per inserirvi un meccanismo che premi, appunto, quelle aziende che volontariamente si sono dotate di questo sistema di certificazione sulla sicurezza nei cantieri.
Quella del Bollino Blu in edilizia è una iniziativa che il Lazio conosce già da alcuni anni e che è appoggiata dai costruttori edili della regione; sono proprio loro che, ormai da qualche anno, chiedono che l’adozione di queste misure di gestione della sicurezza siano in qualche modo premiate; un’idea che ora questa commissione sta valutando di inserire organicamente nel sistema degli appalti.
Effettivamente nel Lazio si sente il bisogno di una particolare attenzione alla sicurezza. Stando ai dati Inail, nel 2009 nel Lazio sono stati denunciati complessivamente 55.585 incidenti, contro i 57.924 dell’anno precedente, ma c’è stato un aumento dei casi mortali, da 85 nel 2008 a 99 nel 2010. E il dato è grave soprattutto per quello che riguarda la mortalità in edilizia. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering nell’ultimo anno il Lazio sarebbe stato secondo per il numero di incidenti mortali solamente alla Campania.