ROMA – Controllare meglio per identificare eventuali aziende a rischio sotto il profilo della sicurezza, coordinare gli interventi ispettivi ed avere sotto mano un database costantemente aggiornato e, soprattutto, frutto di un lavoro condiviso tra i diversi attori istituzionali che ruotano intorno al sistema della sicurezza sul lavoro.
Sono questi gli obiettivi che Inail e Carabinieri intendono perseguire grazie ad un nuovo accordo firmato il 22 marzo scorso. Grazie a questo protocollo i controlli saranno più rapidi e tutte le procedure, grazie ad un apposito sistema informatizzato, saranno più snelle: dare un colpo alle lentezze burocratiche oltre che ai fattori di rischio per la salute sul lavoro, in un solo colpo, è certamente un buon risultato.
A firmare il documento sono stati per l’Inail il presidente Marco Fabio Sartori e, per i Carabinieri, il generale di brigata Pasquale Lavacca, capo del terzo reparto del comando generale dell’arma. L’accordo prevede, in concreto, la condivisione e lo scambio immediato di dati relativi alla sicurezza sul lavoro e alle attività ispettive attraverso il sistema informatizzato Sis.lav – Sistema informativo per la tutela del Lavoro dell’arma dei Carabinieri.
Non si tratta solo di uno scambio di dati indipendenti, ma di una vera e propria collaborazione nella costruzione di un complesso e aggiornatissimo database che vedrà la collaborazione, oltre che di Inail e Carabinieri, anche – non appena tutto il sistema sarà tecnicamente pronto – anche di Inps, Ministero del Lavoro e Agenzia delle Entrate. Tutti questi soggetti non solo potranno consultare i dati ma anche aggiornarli con quelli in proprio possesso. Grazie alla firma e alla messa in atto di questi protocollo, dunque, sarà possibile effettuare una razionalizzazione delle procedure di controllo svolte da ciascuno di questi enti, senza dover ricorrere a processi manuali e burocratici.
Quando uno qualsiasi di questi soggetti avrà, ad esempio, la necessità di verificare se una azienda sia stata controllata, e con quali esiti, non dovrà fare altro che una velocissima consultazione informatica del database. Sempre grazie a questo sistema sarà possibile raggiungere anche quella che tecnicamente si chiama ‘cooperazione applicativa’ – termine noto soprattutto a chi si occupa di diritto del lavoro – e che serve a comporre, con tempi ridotti rispetto a quelli attuali, il ‘fascicolo d’impresa’.
Soddisfatti i due firmatari: “Questo che abbiamo firmato oggi è un passo importante per riuscire a mettere insieme gli sforzi in un unico contenitore – ha detto il generale Lavacca – così che possano usufruirne tutti coloro che ne hanno diritto. Questo è un passaggio molto importante: andiamo ad informatizzare processi e attività in un’idea di comprensione totale delle regole e delle procedure”. Stesso entusiasmo anche da parte dell’Inail; Sartori ha infatti sottolineato che “con questo accordo da una parte confermiamo una collaborazione con i Carabinieri che esiste già da anni, ma dall’altra ne alziamo anche di profilo aumentano la qualità dell’informazione e aprendo la strada a tutta una possibile ulteriore serie di scambi”. Il
protocollo è uno dei ‘figli’ del decreto legislativo 124/2004, “Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro, a norma dell’articolo 8 della legge 14 febbraio 2003, n. 30“, con cui il Governo ha ridefinito la vigilanza in materia di lavoro.