ROMA – L’Osservatorio europeo dei rischi (ERO, European Risk Observatory) dell’EU-OSHA ha promosso nel 2010 un’indagine per individuare i rischi emergenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori nel campo delle nuove tecnologie ecosostenibili entro il 2020. Lo scopo finale del progetto è quello di riuscire ad elaborare una possibile prevenzione di tali rischi e, ove non fosse possibile, imparare ad affrontarli.
Il progetto è essenzialmente diviso in tre fasi, la prima delle quali, appena conclusasi, ha portato all’elaborazione di un documento scritto contenente l’elenco dei 16 fattori di cambiamento capaci di avere un impatto sui lavori ecosostenibili nell’arco di un decennio.
Tra di essi troviamo:
• L’ambiente: le emissioni di biossido di carbonio e gli effetti fisici dei cambiamenti climatici, tra cui le catastrofi naturali o la scarsità di risorse naturali, sono fattori che potrebbero influenzare l’opinione pubblica e le politiche governative e di conseguenza i lavori ecosostenibili.
• Gli incentivi governativi: riferito a tutti gli incentivi volti a promuovere le attività ecosostenibili come borse di ricerca, sovvenzioni, prestiti, assistenza tecnica e così via.
• I controlli di governo: come le imposte, i prezzi del carbone, la rimozione dei sussidi ai combustibili fossili, la legislazione, e tutti gli strumenti utili a penalizzare le attività inquinanti.
• L’opinione pubblica: riferito alla consapevolezza del pubblico in merito ai cambiamenti climatici e al modo in cui essi influenzano l’attività umana; opinioni su questioni ambientali e atteggiamenti a rischio.
• Il comportamento pubblico: politiche per la protezione dell’ambiente ad esempio promuovendo pratiche energetiche efficienti, a basse emissioni di carbonio, o con lo sviluppo dei programmi di riciclaggio.
• La crescita economica: relativo allo stato delle economie europee il quale influisce sulla disponibilità delle risorse con cui affrontare i problemi ambientali e grazie ai quali si può investire in nuove tecnologie.
• Le questioni internazionali: la globalizzazione e la competizione per le scarse risorse naturali fanno si che cresca la necessità delle attività ecosostenibili.
• I problemi di sicurezza energetica: la necessità di un’efficiente sicurezza energetica e il desiderio di ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia guiderà l’efficienza energetica e la crescita delle fonti energetiche rinnovabili.
• Le tecnologie nelle energie rinnovabili: i progressi nello sviluppo e nella disponibilità di tecnologie di energia rinnovabile.
• Le tecnologie nei carburanti fossili: lo sviluppo e la disponibilità di tecnologie per consentire l’uso continuato dei combustibili fossili.
• L’energia nucleare: considerata o no come energia verde, la sua disponibilità interesserà la creazione di posti di lavoro ecosostenibili.
• La distribuzione, lo stoccaggio e l’utilizzo di energia elettrica: per far fronte a una richiesta sempre maggiore di energia elettrica per gli edifici e per i veicoli, si avrà così la crescita della produzione di fonti rinnovabili.
• Il miglioramento dell’efficienza energetica: la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica, l’installazione di sistemi di isolamento in edifici più vecchi, la promozione di un uso più frequente dei mezzi pubblici porteranno ad una richiesta minore di energia.
• La crescita nella gestione dei rifiuti e il riciclaggio: settore in forte crescita, guidato dal calo delle risorse naturali, dalla legislazione ambientale e dall’opinione pubblica.
• Altre tecnologie: tecnologie diverse che potranno offrire vantaggi ambientali ma potrebbero anche comportare rischi, come ad esempio le nanotecnologie, le biotecnologie, la chimica verde o la produzione sostenibile.
• La demografia e la mano d’opera: relativo alla crescita della popolazione e al cambiamento degli stili di vita, tutti fattori che guideranno la richiesta di energia e quindi la necessità di attività ecosostenibili. In quest’ambito l’invecchiamento della popolazione può causare la perdita di competenze con un conseguente aumento del rischio.
Lo studio proseguirà fino al 2012 con la seconda parte del progetto dedicata all’identificazione di nuove tecnologie che potrebbero avere un impatto, in positivo o in negativo, sulla salute e la sicurezza dei lavoratori.
Nella fase conclusiva, la terza, si tenterà di condensare le informazioni ottenute nelle due fasi precedenti per fornire una serie di possibili scenari relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro nei lavori ecosostenibili.
Gli ideatori del progetto hanno reso disponibile online, nel mese di marzo, un questionario rivolto a quanti interessati a fornire la propria opinione sulle principali tecnologie fino ad ora conosciute o su quelle che invece dovrebbero essere prese in considerazione, contribuendo così alla formazione di questo nuovo importante settore nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro.