FIRENZE – Per l’intera provincia di Firenze ci sono solo cinque ispettori del lavoro facenti capo all’Inail: allargando lo sguardo a tutta la Regione sono 25, troppo pochi secondo il locale Istituto Assicurativo, soprattutto considerando che ci sono da controllare 5 mila imprese. Pochi giorni fa la direttrice dell’Inail di Firenze, Annamaria Pollichieni , durante un convengo organizzato insieme alla Asl proprio sul tema della sicurezza, è tornata a parlare di questo che viene vissuto come un grave problema in Toscana, anche se questa non è l’unica ad aver sottolineato la scarsità degli ispettori.
“Gli ispettori sono pochi – ha detto – e sono anche andati diminuendo di numero durante gli ultimi anni. Erano sei, uno più di adesso; nel giugno scorso – ha spiegato – dopo che uno di questi è andato in pensione, ne sono rimasti cinque per tutta la provincia. Ma le cose stanno anche peggio se si guarda alla loro effettiva presenza . Infatti, spesso, il Ministero degli Interni li ‘richiama’ per missioni particolari, le ‘task force’: li prende dalla nostra provincia come da altre e li manda altrove. Attualmente due su cinque dei già pochi ispettori sono impiegati così – ha detto – uno a Rosarno e uno a Taranto”.
Naturalmente la presidente Pollicheni fa riferimento esclusivamente agli ispettori dell’Inail. Va tenuto conto infatti che a Firenze, come altrove, operano anche gli ispettori della Direzione del Lavoro e dell’INPS, tutti aventi ruoli di controllo ai fini della sicurezza del lavoro ma che non possono essere considerati esattamente sovrapponibili nelle possibilità concrete d’azione. Gli ispettori che fanno capo alla Direzione del Lavoro, ad esempio – come ha spiegato il presidente regionale dell’Inail, Bruno Adinolfi nel corso del medesimo convegno – se trovano una azienda che non è in regola con le norme assicurative non possono né fare un verbale né dare una sanzione e lo stesso vale per l’Inail che se trova un’azienda non i regola con i contribuiti Inps non può far nulla”. Dunque secondo Adinolfi non si può minimizzare sulla mancanza di personale ispettivo Inail perché non c’è una piena intercambiabilità di funzioni con gli altri ispettori.
“Questo problema – ha detto il direttore regionale dell’Inail – deriva in buona parte dai tagli del Governo alle pubbliche amministrazione e mette a rischio la tutela dei lavoratori. Solo per fare l’esempio dell’infortunistica sarebbero i nostro pochissimi ispettori a dover andare nelle aziende a controllare che i macchinari siano a norma, e certo 25 ispettori, e nemmeno tutti effettivamente in loco, per 5 mila aziende, sono decisamente pochi”.