ROMA – Si è tenuta venerdì scorso, in un’affollatissima Sala Ovale dell’Acquario Romano, dove ha sede l’Ordine degli Architetti, la Seconda Giornata Nazionale per la Sicurezza nei cantieri, organizzata dalla sezione capitolina di Federarchitetti, il sindacato che riunisce i liberi professionisti dell’architettura. Al centro della Giornata, la figura del coordinatore per la sicurezza.
Quanto è difficile fare sicurezza oggi? Quali sono i rischi in un cantiere edile ? Quali gli obblighi per il coordinatore della sicurezza e le sanzioni a suo carico? Il pesante momento di crisi che stiamo attraversando pone ulteriori sfide a questo professionista che, come efficacemente afferma Giancarlo Maussier, presidente di Federarchitetti Roma, “è un vaso di coccio, stretto da un lato dalle richieste delle imprese, dall’altro dagli obblighi di legge, sacrosanti ma difficili da conciliare con la crisi economica e la logica del costo stracciato”. Così può capitare che il coordinatore per la sicurezza sia costretto ad accettare onorari di gran lunga al di sotto delle tariffe professionali. Di conseguenza, a fronte delle numerose responsabilità sancite per legge, è indotto a ridimensionare non soltanto l’onorario, ma soprattutto le attività che gli competono e le eventuali segnalazioni di inadempienze da parte dell’impresa esecutrice dei lavori o dal committente: perchè le imprese vogliono guadagnare il massimo, e i committenti vogliono spendere il minimo. “Eppure,- continua Maussier – se oggi gli infortuni in cantiere sono in calo, lo si deve al lavoro, spesso solitario e mal pagato, dei professionisti”.
Solo dicendo no alla logica del massimo ribasso in edilizia e sancendo forti intese con istituzioni locali e nazionali è possibile restituire a questa figura la centralità che gli spetta.
Necessario in questo senso che i professionisti siano in grado di far sentire una voce unitaria, una voce di categoria che ancora fa fatica configurarsi come tale.
Contro la logica del massimo ribasso, sono possibili due strade. Una consiste nella la terzietà del coordinatore della sicurezza, finora scelto direttamente dal committente, che, invece, potrebbe essere designato dalla Direzione Provinciale del Lavoro, sulla base di uno specifico albo dei coordinatori, previo sorteggio e rotazione degli incarichi. L’altra soluzione è quella di assimilare la parcella ai costi della sicurezza che, per legge, non possono essere soggetti a ribasso. Una via, questa, già scelta da alcuni Comuni. In tal senso, Federarchitetti ribadisce la sua disponibilità a collaborare con le istituzioni a livello locale.
La Giornata, che ha visto l’attiva partecipazione di un gran numero di professionisti, impresari, funzionari di importanti enti pubblici, e persino di ispettori di ASL romane – che hanno seguito con evidente attenzione tutte le fasi della giornata durata ben otto ore! – è stato un indubbio successo e un passo importante verso l’affermazione di una nuova cultura della sicurezza, così come, a margine della Giornata, l’architetto Giancarlo Maussier ha dichiarato a Quotidiano Sicurezza:
“E’ stato un grande successo ed è per noi di FEDERARCHITETTI motivo di grande orgoglio e soddisfazione essere riusciti a organizzare questa seconda edizione di un evento che vogliamo che si riproponga come ricorrenza annuale.
Abbiamo finalmente avuto l’attenzione e la partecipazione (si, partecipazione è la parola giusta perché la loro non era solo una semplice presenza) di ben tre rappresentanti della classe politica, l’onorevole Luca Malcotti, Assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici e l’onorevole Teodoro Buontempo, assessore alla Casa e alla tutela Consumatori, entrambi nella giunta regionale del Lazio, e l’onorevole Davide Bordoni, assessore al Lavoro del Comune di Roma, in rappresentanza del Sindaco Alemanno. Tutte presenze che testimoniano l’interesse che siamo riusciti a suscitare presso la classe politica e, speriamo, presso l’opinione pubblica, per questa iniziativa e, in genere per le attività di FEDERARCHITETTI.
La sicurezza nei cantieri è un argomento nobile, sul quale il nostro Sindacato è da anni impegnata, sia con attività di formazione, che con iniziative come questa, che, se opportunamente supportate dai media, dalle istituzioni e dai colleghi, servono a promuovere e a far crescere la “cultura della sicurezza”, perché diventi presto un sapere condiviso.
È in questo senso che, per esempio, il XVII Municipio del Comune di Roma ha deliberato di attivare, per il momento in via sperimentale, uno “SPORTELLO SICUREZZA” , gestito a titolo gratuito dalla sezione di Roma di Federarchitetti, presso il quale il cittadino potrà rivolgersi per avere chiarimenti, informazioni e suggerimenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Stiamo già pensando alla Terza Giornata, ai temi da approfondire, alle iniziative collaterali, e non è escluso che, in tempi non lontani, si arrivi a pensare ad un’ ambiziosa operazione di “export della sicurezza”, della quale l’Italia è tra i maggiori e più qualificati produttori.”