ROMA – Ulteriormente slittato il termine per adeguare l’applicazione del D. Lgs. 81/08 ai lavoratori delle cooperative sociali e del volontariato.
Il termine, che con il Decreto Milleproroghe era già slittato al 31 marzo ha subito una nuova proroga che prevede l’emanazione di un apposito decreto entro il 31 dicembre 2011.
La particolarità delle funzioni svolte dai soggetti del volontariato e dalle cooperative sociali obbliga infatti il legislatore a specifiche valutazioni: non è possibile applicare a questa categoria il D. Lgs. 81/08 cos’ com’è, sic et simpliciter.
La questione riguarda infatti tutte quelle persone che prestano servizio in situazioni decisamente straordinarie.
Si tratta di chi presta opera in cooperative sociali (legge 381/91) e nelle organizzazioni di volontariato della protezione civile, per la Croce Rossa, con i Vigili del Fuoco, e nel Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico.
Il decreto dovrà quindi tenere conto delle specifiche condizioni in cui gli interventi di questo personale viene svolto: in regime di urgenza con la necessità di intervenire immediatamente anche se in assenza di pianificazione preliminare della sicurezza, organizzando nell’immediato gestione logistica di uomini e mezzi in un contesto in larga parte imprevedibile e indeterminabile e, pertanto, nella impossibilità di valutare tutti i rischi secondo quanto prescritto dagli articoli 28 e 29 del Testo Unico.
Si prospetta quindi la necessità di derogare a parte degli adempimenti previsti in materia di salute e sicurezza del lavoro ma senza venir meno all’obbligo di tutelare le garanzie di sicurezza per i lavoratori.
Resta fermo l’obbligo di fornire a questi lavoratori, seppur volontari, adeguata formazione, informazione e addestramento e di sottoporli a debita sorveglianza sanitaria laddove necessario.
Situazione meno problematica si prospetta per le cooperative sociali che operano in ambito socio-educativo, sanitario ma anche di servizi diversi. In questo caso il T.U. si applica tenendo conto delle specifiche condizioni di lavoro attraverso valutazione dei rischi presenti.
Quotidiano Sicurezza, organo dell’ANFOS, Associazione Nazionale Formatori per la Sicurezza, seguirà gli sviluppi di questa delicata questione normativa dandone diffusione presso i suoi lettori.