ROMA – Si celebra oggi, 28 aprile, nel giorno della “Giornata Mondiale della Salute e Sicurezza sul lavoro”, la “Giornata mondiale delle vittime dell’amianto”. Molte le iniziative che avranno luogo in diverse città italiane.
Prima fra tutte a Casale Monferrato, cittadina, ex sede di una fabbrica di Eternit. Qui avrà luogo un importante convegno internazionale, “Un mondo senza amianto”, che accoglierà delegazioni delle associazioni che rappresentano le vittime dell’amianto di tutto il mondo: Italia ovviamnete, poi Francia, Brasile, Stati Uniti, India e altre.
Il programma, che prevede anche un corteo commemorativo con deposizione di fiori, si concluderà in serata con la proiezione in anteprima del documentario internazionale “Polvere, il grande processo dell’amianto”.
Altro momento di riflessione, studio e ricordo sarà proposto a Torino dove il Consiglio di indirizzo e di vigilanza dell’Inail ha organizzato un convegno nazionale dal titolo “A che punto è la notte”. Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, i lavori del convegno verteranno sulla normativa in merito all’amianto, stato delle cose ed eventuali carenze in materia, indicazioni per un’aggiornata legislazione, che provveda a colmare riscontrabili vuoti.
L’amianto continua a mietere vittime. Gli studiosi ipotizzano, sulla base dei tempi di latenza del mesotelioma, che il picco di patologie correlate potrebbe manifestarsi nei prossimi cinque anni.
Questa emergenza umana, sanitaria e ambientale è stata attualmente posta all’attenzione delle massime cariche del Governo, verso il quale è stato recentemente inviato un appello firmato dalle più importanti associazioni nazionali e territoriali per le vittime dell’amianto e per la tutela della salute dei lavoratori. Un appello che chiede giustizia per le vittime, la totale messa al bando dell’amianto, l’attivazione del Fondo Vittime dell’Amianto e che chiede una pronta risposta normativa finalizzata all’inquadramento definitivo della questione amianto e della lotta alla cosiddetta fibra killer.