MILANO – Con decreto del 13 aprile 2011 la Regione Lombardia, Direzione Generale della Sanità, ha pubblicato la versione aggiornata del proprio “Vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di galvanica”.
- Cosa sono le attività galvaniche?
- Quali rischi corrono i lavoratori che utilizzano queste tecnologie?
- Quali misure si possono prendere per prevenire il rischio chimico e il rischio cancerogeno?
- Quali altri rischi sono presenti?
- Quali dispositivi di protezione utilizzare e come?
Il documento fornisce risposte approfondite riguarndanti gli elencati quesiti, utili indicazioni per l’individuazione delle criticità, delle situazioni di rischio, al fine di tutelare la salute e la sicurezza nel lavoro. Ha l’obiettivo di orientare scelte, diffondere conoscenze, stimolare il confronto tra le parti e di orientare i servizi di prevenzione all’interno delle aziende.
Per quanto riguarda la gestione dei rischi per la sicurezza, il vademecum riporta uno studio effettuato nel comasco dal 1995 al 2005. Studio che ha individuato e analizzato gli incidenti incorsi nell’attività galvanica del territorio rilevando un generale contenimento degli infortuni e mettendo in risalto alcune specifiche dinamiche di incidente frequente. Tra le dinaminche di incidente più importanti risultano quelle riguardanti l’apparato visivo, compromissione corneale dovuta alla proiezione di materiali e quelle riguardanti la manipolazione di sostanze tossiche e corrosive.
Il documento si sofferma inoltre sulle competenze che il personale, i lavoratori impiegati in attività galvanicadevono acquisire, attraverso specifiche attività formative, un apposito patentino per l’utilizzo di gas tossici, ancora, formazione sull’utilizzo di adeguati DPI.
Decreto 3357 vademecun attività galvanica (formato PDF)