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E-learning, casi ed esempi del nuovo modo di fare formazione

ROMA – E-learnig, o anche detta in un italiano che può sembrare retrò, se non arcaico “teledidattica”. Col crescere, con il moltiplicarsi della società dei new media, con l’evoluzione inafferrabile della web economy e con l’aumento dei movimenti, delle operazioni, degli affari se vogliano che le persone chiudono on line, sta crescendo contestualmente il livello di attenzione che stanno attirando le nuove modalità di istruzione, di formazione, che si avvalgono dell’ausilio di piattaforme in rete, che declinano la propria offerta formativa sui pc di discenti, alunni e allievi. Modalità che inseriscono la formazione e l’istruzione al pari di altri aspetti e abitudini della vita nell’alveo dei cambiamenti, delle mutazioni in atto in questa società della rete.

La formazione online non è più un qualcosa di incomprensibile, ignoto, ma viene probabilmente ormai percepita come qualcosa di attuale, possibile, vero. Occupandoci di sicurezza sul lavoro siamo andati a estrapolare dalla rete alcuni esempi di casi in cui enti e istituzioni nazionali si sono avvalsi di corsi online o hanno affrontato il tema e-learning.

Nella sezione Formazione del sito dell’ISPESL, Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, ora entrato a far parte della famigla INAIL, si fa il punto sull’adozione da parte dell’ente di questa metodologia che prevede l’utilizzo di internet per erogare corsi di formazione a distanza. Viene analizzato 2011 e-learning in ISPESL (PDF) il “Progetto di E-learning” nato dalla necessità rilevata dal Laboratorio della formazione del Dipartimento Igiene del Lavoro (DIL) di modellare una struttura di corso che fosse  quanto più possibile vicina alle attese e ai bisogni di utenti adulti.

L’erogazione di corsi in modalità e-learning può presentare delle qualità. Un corso a distanza può risultare essere  caratterizzato da  facilità di accesso, flessibilità e autonomia di apprendimento, minore onere economico e ottimizzazione dei tempi. Può essere una modalità di erogazione che permette l’utilizzo di materiali multimediali e la possibilità di erogare contenuti anche rilevanti ma in una forma più leggera e user friendly, grazie alla forte interattività che lo strumento permette e stimola.

Vantaggi, o lodi se vogliamo. Tesi a favore o considerazioni utili e oggettive.  Ma quali le critiche. Quali le obbiezioni.

Una delle principali obiezioni riguarda l’eventuale perdita del rapporto formativo tra docente  e studente. Il docente è sostituito da una macchina con il quale lo studente non instaura nessun rapporto di confronto e verifica. Questa obbiezione potrebbe rivelarsi non del tutto fondata: anche se non in presenza, una buona piattaforma per corsi e-learning può essere capace di permettere un ottimo livello di scambio tra i partecipanti, tra il discente e il docente.

Tornando al Laboratorio della formazione del DIL, potremmo citarlo ancora, riprendendo alcune valutazioni che l’hanno condotto all’adozione della piattaforma Moodle, di cui si avvale per l’erogazione dei corsi online. Una piattaforma, contenitore online di contenuti multimediali, ordinati in unità didattiche, tramite la quale il docente, amministratore del corso, può decidere se erogare le unità didattiche secondo una sequenza preordinata, postando mano a mano nuovi materiali, oppure permettere al corsista di gestire le unità didattiche in maniera auto diretta, determinando da solo il suo percorso di formazione.

Una piattaforma quindi che oltre all’erogazione di contenuti può rappresentare un veicolo capace di stimolare la comunicazione docente/studente,  lo scambio e il confronto.

La piattaforma Moodle in particolare adottata dal DIL prevede una serie di strumenti di comunicazione. Tra questi il più usato è il Forum. Un Forum è come una bacheca online dove ognuno scrive il suo messaggio e riceve risposta dagli altri navigatori. I forum possono essere tematici o aperti, cioè dedicati a un particolare aspetto del corso o generici, e sono luoghi virtuali dove i corsisti scambiano opinioni, dubbi, proposte, approfondimenti, richieste di aiuto di informazioni, e altro. Sono strumenti di comunicazione asincrona: gli utenti non devono essere contemporaneamente online per interagire ma possono farlo in tempi diversi. Nel forum ogni utente può intervenire e rispondere ai messaggi postati dagli altri quando vuole. Utenti dei forum sono i corsisti ma anche i docenti.

Una piattaforma e-learning può permettere  di mantenere un rapporto con il docente anche attraverso strumenti sincroni quali la chat, dove studente e docente sono contemporaneamente online e dialogano come farebbero in presenza.

Oltre ad aver scelto una piattaforma adatta a creare una comunità di apprendimento che si incontra virtualmente, dialoga e si confronta, il Laboratorio della Formazione DIL ha anche voluto garantire per il suo progetto E-learning  dei momenti di confronto in presenza tra docente e corsisti. La formula adottata è quindi una formula mista, blended, in cui all’erogazione delle lezioni online sono stati affiancati anche alcuni momenti di incontro e discussione in presenza.

Un’altra critica che viene mossa ai corsi on-line è la difficoltà di verifica: venendo a mancare la presenza del docente, chi valuta il livello di apprendimento raggiunto?

Attraverso piattaforme e-learning possono anche essere erogati test. Test di autovalutazione, test di ingresso o test finali. La loro struttura non varia ma varia la finalità per cui vengono eseguiti. La struttura può essere per esempio a risposta chiusa, aperta, o a scelta multipla, oppure testi da completare con termini corretti ecc. e possono ugualmente essere somministrati in ingresso, in uscita o in itinere.

Il test di autovalutazione serve  allo studente per verificare se e quanto ha appreso delle informazioni ricevute. Lo studente lo fa “in itinere” per accertarsi del suo livello di apprendimento e consolidare le conoscenze. Di norma non è utilizzato nella media valutativa complessiva della qualità d’apprendimento da parte del docente.

Il test erogato in ingresso può avere la funzione di valutare il livello minimo di conoscenza necessario per accedere al corso. Può quindi essere un test di ammissione.

Il test finale serve per valutare i contenuti appresi durante il corso. Può essere previsto un voto minimo al di sotto del quale l’apprendimento non si ritiene sufficiente.
Il test di valutazione finale dimostra quindi se lo studente ha raggiunto o meno gli obiettivi formativi del corso, questa possibilità fa dell’e-learning una metodologia consona anche a certificare l’avvenuta formazione, basti pensare che sono erogati in modalità e-learning molti dei corsi di aggiornamento obbligatori di Educazione Continua in Medicina, ECM.

L’interesse dell’ISPESL verso la formazione a distanza non è recente o improvvisato. Il piano di ricerca 2005-2007 sulla Formazione a distanza dei soggetti aziendali addetti al sistema della sicurezza già prevedeva azioni mirate proprio ad analizzare l’impatto delle tecnologie informatiche nel mondo della formazione per la sicurezza per metterne in luce possibilità ed eventuali limiti. Nel triennio 2005-07 l’ISPESL ha quindi condotto un progetto che prevedeva la formazione di formatori capaci di progettare e realizzare corsi in modalità e-learning e la progettazione di quattro corsi online sulla tematica generale della salute sicurezza nei luoghi di lavoro per erogarli a tutti quelle figure, dal datore di lavoro al RSPP al RLS,  che nelle aziende hanno responsabiltà in merito dio SSL.

Quella dell’e-learning quindi può essere condiserata una metodologia nota e che sta per essere adottata in tutti i campi e a tutti i livelli della formazione. Potremmo ancora citare gli esempio delle Università Telematiche, o formazione on-line a livello europeo dall’Agenzia esecutiva per la salute dei consumatori, EAHC, che ha recentemente indetto un bando per la realizzazione di corsi di base da erogare on line ai rappresentanti delle autorità nazionali sulle tematiche della sicurezza alimentare.

In ultimo si è appena conclusa una innovativa esperienza presso l’Asl di Sassari che ha organizzato cinque edizioni di corso online rivolto a circa duecento dei suoi dipendenti, sul tema della sicurezza nei posti di lavoro. Il progetto, “Ben-essere in azienda” si è svolto in modalità blended, con due lezioni frontali e l’utilizzo di una piattaforma che sarà d’ora in poi aggiornata con nuovi contenuti multimediali e risorse utili per nuovi corsi.

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