VENEZIA – Più sicurezza per chi studia e lavora a scuola, questo l’obiettivo primario dell’ “Anagrafe dell’edilizia scolastica del Veneto“, uno strumento di censimento e programmazione, il cui funzionamento è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale. Uno strumento che la Regione intenderà utilizzare per censire le scuole del territorio e attuare conseguentemente un programma complessivo di intervento finalizzato all’adeguamento delle strutture a quanto previsto dalla normativa nazionale in materia di edilizia scolastica.
Quotidiano Sicurezza ha raggiunto l’Assessore ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti: “Uno dei filoni strategici delle nostre politiche di sostegno all’istruzione è da anni l’intervento sulla qualità delle strutture che ospitano le attività d’insegnamento. Negli ultimi 5 anni, grazie a specifiche leggi regionali adeguatamente finanziate, è stato possibile ammettere a contributo oltre 3000 interventi che hanno generato un investimento di oltre 500 milioni di euro. Siamo infatti convinti che garantire lo svolgimento dell’insegnamento e dello studio in strutture appropriate, moderne e confortevoli, sia una delle principali condizioni per il raggiungimento dei migliori risultati sia da parte degli insegnanti che degli alunni”.
Rientra quindi in quest’ottica l’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica regionale. “Si tratta di un database nel quale sono stati inseriti tutti i principali dati conoscitivi del patrimonio scolastico raccolti a partire dal 2006. Un database che verrà a breve reso accessibile” – continua l’Assessore – “e promosso tramite specifici incontri a livello provinciale che si svolgeranno nel mese di giugno, presso gli Enti provinciali e comunali del Veneto, istituzionalmente responsabili del patrimonio edilizio pubblico regionale e corresponsabili della redazione del database stesso”.
Sulla base di specifiche disposizioni della Giunta regionale, la rilevazione e la digitalizzazione dei dati è stata infatti condotta da personale incaricato dalle amministrazioni provinciali, dai comuni capoluogo e da personale individuato direttamente dalla Regione per i rimanenti omuni minori.
Le operazioni di rilevazione si sono protratte fino a tutto l’anno 2007, con il censimento di un totale di 3658 edifici, in relazione ai quali sono stati inseriti, oltre ai dati dimensionali e relativi all’utilizzo, anche le informazioni circa l’origine e l’età, le eventuali trasformazioni, lo stato di conservazione di opere edilizie ed impianti e le condizioni di sicurezza, con particolare riferimento alle certificazioni degli impianti, alla documentazione antincendio e all’attuazione delle misure previste dalle vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro. Lo strumento ora messo a punto dalla Regione, nell’ambito di un rapporto di collaborazione che coinvolge una decina di altre Regioni, alternativo ma interfacciabile con l’analogo strumento predisposto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca consente di avere una visione completa dello stato dell’edilizia scolastica regionale.
“Al fine di garantire la piena operatività dell’importante strumento per il governo del patrimonio edilizio scolastico veneto” – conclude Giorgetti – “si è stabilito che Ciascun ente sia responsabile dell’aggiornamento dei dati di propria competenza e che il rispetto di tale adempimento costituiscapresupposto necessario per la partecipazione ai bandi regionali per l’assegnazione di contributi in materia di edilizia scolastica”.