ROMA- Realizzato dall’ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il “Catasto nazionale delle sorgenti di rumore”. Si tratta di uno strumento informatico nato con la finalità di archiviare, classificare ed elaborare, a livello nazionale, dati relativi alle caratteristiche acustiche delle principali infrastrutture per il trasporto e dei poli industriali.
Finalità del catasto è fornire dati di rilievo per gli studi di impatto ambientale e mantenere aggiornata e trasparente la reportistica in modo da poter fornire costantemente una informazione corretta e chiara e divulgare presso l’opinione pubblica dati certi relativi all’inquinamento ambientale.
Il catasto è predisposto per contenere dati relativi alle principali sorgenti di rumore: strade, ferrovie, aeroporti, industrie e porti. Nello specifico il catasto raccoglierà, catalogherà e gestirà dati relativi a:
- Grandi insediamenti industriali soggetti ad “Autorizzazione integrata ambientale”;
- strade appartenenti alla rete ANAS;
- rete autostradale;
- principali linee ferroviarie;
- aeroporti civili;
- aeroporti militari aperti al traffico civile;
- porti di interesse nazionale.
I dati in catasto potranno essere immessi sia dai gestori delle infrastrutture che dagli enti di controllo del territorio. I gestori potranno caricare dati utili alla caratterizzazione della sorgente mentre gli enti di controllo potranno inserire misurazioni effettuate in sede di esame della sorgente.
I dati caricati andranno a descrivere le caratteristiche acustiche dell’infrastruttura con evidenza dell’arco temporale in cui la misurazione è stata effettuata. Il sistema è inoltre implementato dal servizio Google Maps attraverso cui i punti di misurazione saranno geolocalizzati.
Prevista inoltre la possibilità di trasmettere al catasto informazioni e rapporti documentali relativi a eventuali interventi di risanamento, distinti in interventi sulla sorgente di rumore, interventi lungo la direzione di propagazione e interventi al ricettore. Sarà possibile inviare dati relativi ad interventi già attuati e interventi programmati.
A livello tecnologico, il catasto si avvale di una architettura informatica basata su software open source che permetterà ai diversi utenti:
- L’accesso diretto alla base dati;
- l’immissione manuale di dati;
- l’accesso a web services via http;
- l’accesso a web services pubblicati.
Gli utenti dovranno essere registrati in profili differenti cui saranno conseguentemente assegnate specifiche autorizzazioni procedurali. L’architettura informatica del catasto è già predisposta per uno sviluppo a livello regionale che possa contribuire a una più capillare mappatura dell’intero territorio nazionale.