ROMA – Approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto 30/06/2011 per l’istituzione della “Stazione Unica Appaltante” (SUA) ai sensi dell’articolo 13 della Legge 136/2010.
Con tale decreto il Governo intende promuovere l’istituzione in ambito regionale di una o più “Stazioni Uniche Appaltanti“, ovvero organismi con natura giuridica sulle quali graverà il ruolo di committenza e cura dell’aggiudicazione dei contratti pubblici in ambito regionale, provinciale e comunale, che opera per conto degli enti aderenti.
Il decreto definisce finalità e modalità di promozione della Stazione Unica Appaltante, la cui diffusione mira a “rendere più penetrante l’attività di prevenzione e contrasto ai tentativi di condizionamento della criminalità mafiosa, favorendo al contempo celerità nelle procedure, l’ottimizzazione delle risorse e il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro”.
La SUA curerà la gestione della procedura di gara e, in particolare, svolgerà le seguenti attività e servizi:
- Collaborare con l’ente aderente alla corretta individuazione dei contenuti dello schema del contratto, tenendo conto che lo stesso deve garantire la piena rispondenza del lavoro, del servizio e della fornitura alla effettive esigenze degli enti interessati;
- concordare con l’ente aderente la procedura di gara per la scelta del contraente;
- collaborare nella redazione del capitolato speciale;
- definire, in collaborazione con l’ente aderente, il criterio di aggiudicazione ed eventuali atti aggiuntivi;
- definire in caso di criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, i criteri di valutazione delle offerte e le loro specificazioni;
- scrivere gli atti di gara, ivi incluso il bando di gara, il disciplinare di gara e la lettera di invito;
- curare gli adempimenti relativi allo svolgimento della procedura di gara in tutte le sue fasi, ivi compresi gli obblighi di pubblicità e di comunicazione previsti in materia di affidamento dei contratti pubblici e la verifica del possesso di requisiti di ordine generale e di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa;
- nominare la commissione giudicatrice in caso di aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;
- curare gli eventuali contenziosi insorti in relazione alla procedura di affidamento, fornendo anche gli elementi tecnico-giuridici per la difesa in giudizio;
- collaborare con l’ente aderente ai fini della stipulazione del contratto.
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