ROMA – Inserito nel Decreto legge recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri tramite il quale vengono rifinanziate le missioni militari all’estero, un capitolo che riguarda “Ulteriori misure di contrasto alla pirateria”, che riguarda e autorizza l’utilizzo di forze armate private sulle imbarcazioni italiane per contrastare pirati e predoni.
Il provvedimento sancisce la possibilità per gli armatori italiani di ricorrere alle forze armate per proteggere dagli attacchi di pirateria i loro dipendenti e il carico che trasportano le loro navi.
Il fenomeno della pirateria è molto diffuso in certi mari e le navi italiane che effettuano certe tratte sono costantemente esposte a questo rischio. Basti ricordare le due navi italiane, con a bordo undici marittimi italiani, che da mesi sono sotto sequestro nelle mani dei pirati somali, ancorate alla fonda a nord di Mogadiscio. Un recente studio dell’International Maritime Bureau ha rilevato una escalation negli attacchi di pirateria perpetrati nei mari dell’Africa: nel primo semestre del 2011 sono stati registrati 266 assalti , settanta in più rispetto ai 196 registrati nello stesso periodo del 2010.
Per proteggere i lavoratori da questo rischio ora gli armatori possono richiedere l’intervento sia delle forze armate sia di contractors privati. Il servizio di scorta, vigilanza e protezione sarà totalmente a carico dell’armatore che lo corrisponderà al bilancio dello stato o alla ditta cui ha affidato il servizio.
Il decreto autorizza quindi il Ministero della Difesa a ”stipulare con l’armatoria privata italiana convenzioni per la protezione delle navi battenti bandiera italiana” e consente l’imbarco su navi italiane di Nuclei militari di protezione (Nmp) della Marina e di altre Forze armate che dispongano di uomini e armi necessari allo svolgimento del servizio.
Per quanto riguarda invece l’assunzione di contractors, il possesso, l’utilizzo, l’acquisizione e il trasporto di armi e delle munizioni da parte di soggetti privati, assunti per la protezione di equipaggio, di valori e di merci, termini e condizioni verranno stabiliti in apposito decreto che dovrà essere emanato entro 60 giorni.