Il piano straordinario contro le mafie (L. 13.08.2010, n. 136”), ha stabilito che, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, avrebbero dovuto essere definite le modalità per istituire in ambito regionale una o più stazioni uniche appaltanti (SUA).
Il decreto, che porta la data del 30 giugno, è stato pubblicato nella Gazzetta del 29 agosto.
Scopo del decreto. Le SUA sono create per rendere “più penetrante l’attività di prevenzione e contrasto ai tentativi di condizionamento della criminalità mafiosa” negli appalti di lavori, servizi e forniture, favorendo nello stesso tempo “la celerità delle procedure, l’ottimizzazione delle risorse e il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro”.
Adesione. Alle Stazioni uniche possono aderire le Amministrazioni dello Stato, le regioni, gli enti locali, gi enti pubblici territoriali, gli altri enti pubblici non economici, gli organismi di diritto pubblico, le associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, da essi costituiti e “le imprese pubbliche e i soggetti che operano in virtù di diritti speciali o esclusivi”.
Funzioni. Le SUA curano, per conto degli enti aderenti, l’aggiudicazione di contratti pubblici per la realizzazione di lavori, la prestazione di servizi e l’acquisizione di forniture “svolgendo tale attività in ambito regionale, provinciale ed interprovinciale, comunale ed intercomunale”.
Nel dettaglio, le Stazioni uniche:
- Collaborano con l’ente aderente alla corretta individuazione dei contenuti dello schema del contratto;
- concordano con l’ente aderente la procedura di gara;
- collaborano nella redazione dei capitolati;
- redigono gli atti di gara;
- curano tutti gli adempimenti necessari per lo svolgimento della procedura di gara;
- nominano la commissione giudicatrice;
- curano l’eventuale contenzioso, fornendo gli elementi tecnico-giuridici per la difesa in giudizio;
- collaborano con l’ente aderente per la stipulazione del contratto.
I rapporti tra SUA ed ente aderente dovranno essere regolati da apposite convenzioni.