BARI / BOLZANO – Il 15 ottobre è da segnare in nero per l’agricoltura, nello stesso giorno infatti due sessantenni sono morti coinvolti in incidenti con le macchine agricole che stavano utilizzando: uno in Puglia, nelle campagne di Bari, e uno in Alto Adige, in provincia di Bolzano
Il primo incidente è successo nella mattina, nella campagna della provincia barese, dove la vittima stava lavorando per coprire con dei teloni di plastica i suoi vigneti utilizzando un macchinario agricolo apposito. Cosa sia successo esattamente non è ancora chiaro, ma l’agricoltore è rimasto impigliato negli ingranaggi meccanici della macchina con conseguenze mortali.
In seguito all’incidente, che ha seguito di appena un giorno la morte di un operaio a Foggia per una caduta dall’alto, è intervenuto il segretario nazionale della Flai Cgil, Gino Rotella che ha richiamato l’attenzione su quella che secondo lui sarebbe una mancanza della normativa per la sicurezza.
“Gli incidenti sul lavoro in agricoltura sono diventati un’ emergenza – ha detto – e nonostante questo la maggior parte delle aziende agricole è esonerata dal presentare il documento di valutazione del rischio e lo stesso piano per la sicurezza in agricoltura appena varato esclude le ispezioni per le aziende con meno di 50 addetti”. Questo, in un paese in cui le aziende agricole sono spesso molto piccole e dove molti incidenti avvengono ai danni di piccoli coltivatori.
“Questo vuol dire che circa il 90% delle aziende agricole sarà sottratta ai controlli – ha concluso Rotella – e che per i lavoratori agricoli continuerà ad essere la normalità esse coinvolti in un incidente sul lavoro”.
Il secondo incidente invece ha avuto una dinamica differente, molto più comune nella categoria. Il sessantenne, infatti, è rimasto schiacciato e ucciso nel ribaltamento del trattore con cui stava lavorando su un pendio e nemmeno l’intervento dei pompieri, del soccorso alpino e del 118 hanno potuto salvargli la vita. Un tipo di incidente che si potrebbe definire ‘da manuale’, uno di quelli che contribuiscono a far si che in Alto Adige, a fronte di un generale calo degli infortuni registrato dall’Inail, l’unico settore in controtendenza sia proprio l’agricoltura. Secondo i dati presentanti a Luglio, infatti, il numero di infortuni sarebbe cresciuto quasi dell’8% anche se il numero dei morti, secondo gli stessi dati, era rimasto stabile.
Agricoltura, altri due morti: Flai Cgil denuncia la mancanza di sicurezza
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