BILBAO – Pubblicato il 15 ottobre sul sito dell’Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, un nuovo documento sui rischi biologici. Dopo una breve introduzione su natura e tipologie degli agenti biologici il documento dedica una sezione a “Come eseguire una valutazione dei rischi” e una sezione su “Come usare una lista di controllo”. Il documento propone inoltre una “check list” per identificare i rischi posti dagli agenti biologici e riporta un esempio di valutazione del rischio legionella.
Gli agenti biologici sono i virus, i batteri, i funghi e ciò che deriva dal loro metabolismo. Sono considerati agenti biologici anche i parassiti e le piante. Possono entrare in contatto con l’organismo umano in quattro modi principali: inalazione, ingestione, inoculazione (punture di insetti, assorbimento epidermico, da piccole ferite, da membrane e mucose..) e contaminazione. Se le condizioni ambientali sono favorevoli si possono riprodurre in fretta e anche passare da una persona ad un’altra.
Gli agenti biologici sono dappertutto: anche se in molti casi possono essere molto benefici, altre volte rappresentano un grave pericolo per la salute. Una parte consistente della popolazione lavorativa è esposta a rischio biologico sul posto di lavoro ed è obbligo del legislatore normare questo aspetto della vita lavorativa e predisporre quelle regole tali per cui l’esposizione al pericolo sia ridotta ai minimi termini.
Attualmente il rischio biologico è normato dal titolo X del Testo Unico D. Lgs. 81/08 per cui gli agenti biologici potenzialmente pericolosi vengono suddivisi in quattro gruppi sulla base della loro capacità di provocare infezioni, allergie o intossicazione nei lavoratori. A partire da questo sono stabilite procedure differenziate che vanno dalle più quotidiane norme igieniche all’utilizzo di dispositivi per la protezione a particolari prassi lavorative.
Un aspetto molto problematico resta però la valutazione del rischio che nel caso del rischio biologico presenta parecchie criticità dovute per esempio alla estrema variabilità degli agenti e della loro pericolosità, alla difficoltà di misurare in modo standardizzato l’esposizione agli agenti, alla difficoltà di monitoraggio e alla varietà di risposta agli agenti di ciascun potenziale ospite umano.
La valutazione del rischio biologico rappresenta quindi un aspetto considerevole ma critico della valutazione dei rischi per la salute in genere e la formazione continua anche in questo campo è di importanza fondamentale per il datore di lavoro e per lavoratori stessi. Per questo l’Agenzia Europea ha voluto fornire ulteriori strumenti per facilitare l’adempimento degli obblighi normativi e per dare linee guida e strumenti da mettere in pratica per tutelare con sempre maggiore efficacia la salute dei lavoratori.
Il documento Risk assessment for biological agents