MILANO – Undici persone rinviate a giudizio per omicidio colposo e lesioni colpose. Questo quanto disposto ieri dal gup di Milano Luigi Varanelli in merito ai quindici decesi e alle quattro lesioni gravi e gravissime da amianto che hanno interessato diciannove operai degli stabilimenti Pirelli di viale Sarca e via Ripamonti tra gli anni ’70 e ’80.
Le undici persone imputate sono ex componenti del cda ed ex manager Pirelli, che si sono avvicendati ai vertici dell’azienda tra il 1979 e il 1988.
Il processo si aprirà il 26 novembre e si tratta della seconda tranche del procedimento penale aperto dal pm Maurizio Ascione e che nella prima fase in corso sta interessando gli stessi undici manager e altri ventiquattro casi di patologia correlabile ad amianto. Il dibattimento della prima fase riprenderà il 24 settembre.
Probabile inoltre una terza tranche, ora in udienza preliminare, che potrebbe riguardare altri cinque casi.
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Ancora amianto. Lo scorso 19 luglio il tribunale di Voghera ha condannato a 4 anni per disastro colposo e omicidio colposo due ex manager della Fibronit di Broni.
I manager entrambi di 74 anni, avevano chiesto il rito abbreviato. Disposti risarcimenti per i familiari delle vittime che variano dai 10 mila fino ai 20 mila euro. Il 7 ottobre con rito ordinario a Voghera riprende la prima tranche del procedimento, con altri otto imputati.