ROMA – Un eccesso di tumori negli uomini del 9% e nelle donne del 7%. Pubblicati da ISS Istituto superiore di sanità e Associazione italiana registri tumori AIRTUM i risultati preliminari di uno studio comune condotto sull’incidenza dei tumori nei SIN (Siti interesse nazionale) italiani a rischio.
Lo studio é illustrato in questi giorni (9-10 maggio) a Siracusa, nella XXXVIII Riunione del gruppo per la registrazione e l’epidemiologia del cancro nei paesi di lingua latina – GRELL, alla quale stanno partecipando oltre a Iss e Artium, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro IARC)e l’OMS.
Quelli appena diramati son i primi numeri di un programma di ricerca attivo e in pieno corso e sono il risultato della fase di raccolta dati, propedeutica a una seconda che da ora si concentrerà sull’analisi di cause ambientali potenzialmente cancerogene.
La raccolta dei dati in esame ha interessato 23 siti di interesse nazionale dello studio Sentiieri condotto da Epiprev. Popolazione complessiva oggetto di analisi: 2 milioni di persone. Lasso temporale 1996-2005.
“Secondo i dati prodotti nel corso della prima fase di questo studio, nei SIN sono stati
diagnosticati 57.391 casi di tumore negli uomini e 49.058 nelle donne. Questo dato,
confrontato con quello previsto in base all’incidenza del pool dei Registri italiani distinti per macro-area (Registri dell’Italia Centrosettentrionale e Centromeridionale), mostra un eccesso del 9% negli uomini e del 7% nelle donne”.
Da questi numeri Iss e Artium lavoreranno ora per capire cause e fonti di rischio, ambientale e da esposizione. L’obiettivo sarà individuare nei SIN la quota di tumori in
eccesso e individuare agenti chimici e vie di esposizione, pianificare interventi di prevenzione e bonifica ambientale.
“Tutti i tumori considerati possono essere causati da numerosi e diversi agenti attinenti
sia all’ambiente, sia all’alimentazione e agli stili di vita” – ha chiarito Pietro Comba, Dipartimento ambiente e connessa prevenzione primaria dell’Iss – “Quindi, per comprendere a fondo il significato di questi dati, è necessario confrontarli con altre due variabili: i dati di caratterizzazione ambientale, che indicano il livello di contaminazione delle diverse matrici (aria, acqua e suolo), e quelli cosiddetti di esposizione, che esprimono quanto la popolazione sia stata esposta a possibili fattori di rischio”.
“Entrambe queste analisi sono in corso di elaborazione” – ha dichiarato Emanuele Crocetti,
segretario Airtum – “solo quando tutte queste informazioni saranno complete sarà possibile valutare pienamente quanto le condizioni ambientali incidano realmente sia sull’aumento del rischio di ammalarsi di alcuni tipi di tumore, sia sulla diminuzione dell’incidenza di altri, per esempio, nel caso dei tumori gastrici”.
Info: studio Iss-Airtum.