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Amianto, inquinamento, incidenza oncologia nei Sin, terzo Rapporto Sentieri

ROMA – Mortalità, incidenza oncologia e ricoveri ospedalieri. Pubblicato il terzo Rapporto del gruppo di lavoro Sentieri, Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da Inquinamento, finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dall’Istituto superiore di sanità (ISS).

Il rapporto ha analizzato l’incidenza oncologica nei 18 Sin, Siti di interesse nazionale per le bonifiche, coperti dalla rete Airtum dei Registri tumori. Ovvero Brescia Caffaro, Laghi di Mantova e polo chimico, Bolzano, Trento nord, Venezia (Porto Marghera), Laguna di Grado e Marano, Trieste, Cogoleto Stoppani, Fidenza, Sassuolo – Scandiano, Terni – Papigno, Litorale domizio flegreo e agro aversano, Taranto, Milazzo, Gela, Biancavilla, Priolo, Aree industriali Porto Torres. Ha tenuto conto non solo dei dati sulla mortalità ma anche delle patologie oncologiche non letali, dato fondamentale per studiare la correlazione con l’esposizione a inquinanti in quanto.

I dati registrati nei 18 Sin oggetto di ricerca hanno evidenziato un eccesso di incidenza per tumori alla tiroide, melanomi, tumori alla mammella e linfomi non-Hodgkin. Rilevata inoltre un’incidenza diffusa di tumore del fegato (associato a un generico rischio chimico), patologie del sistema urinario (ipotizzato un ruolo dell’uso dei solventi nell’industria calzaturiera) e una presenza quasi pervasiva di patologie legate all’esposizione all’amianto.

In alcuni casi (Bolzano e Brescia tra gli altri) sono state poste sotto esame anche le matrici ambientali, confermando la non dilazionabilità di azioni di bonifica dei siti.

Analizzando i dati per tipo di patologia oncologica si è registrato un aumento del tumore alla tiroide nelle seguenti zone:

  • Brescia-Caffaro: + 70% per gli uomini, +56% per le donne;
  • Laghi di Mantova: +74%, +55%;
  • Milazzo: +24%, +40%;
  • Sassuolo-Scandiano: +46%, +30%;
  • Taranto: +58%, +20%)

Aumentati anche i relativi ricoveri ospedalieri:

  • Brescia-Caffaro: + 79% per gli uomini, +71% per le donne;
  • Laghi di Mantova: +84%, +91%;
  • Milazzo: +55%, +24%;
  • Sassuolo-Scandiano: +45%, +7%;
  • Taranto: +45%, +32%).

È stato inoltre rilevato nel Sin di Brescia-Caffaro un eccesso di incidenza di melanoma del 27% tra gli uomini e del 19% tra le donne, con ricoveri causati da tale patologia rispettivamente aumentati del 52% e del 39%.

Un eccesso del 25% di casi registrato anche per i tumori della mammella e del 14% (uomini) e del 25% (donne) per i linfomi non-Hodgkin.

Altra emergenza sanitaria da segnalare riguarda la gravità dell’esposizione a amianto. Eccessi per mesotelioma e tumore maligno della pleura sono stati registrati non solo a Biancavilla (Ct) e Priolo (Sr), Sin siciliani in cui la presenza di asbesto e fibre asbestiformi è documentata, ma anche in Sin che riguardano aree portuali (Trieste, Taranto, Venezia) e con attività industriali a prevalente vocazione chimica (Laguna di Grado e Marano, Priolo, Venezia) e siderurgica (Taranto, Terni, Trieste).

Infine, in alcune zone, ai casi di tumore si sono sommati casi di malattie non oncologiche. Nel Sin di Porto Torres (Ss) sono stati rilevati eccessi sia per quanto riguarnda le malattie respiratorie che per il  tumore del polmone, con possibile correlazione con le emissioni di raffinerie e poli petrolchimici. Situazione simile è stata riscontrata a Taranto.

Per approfondire: 
terzo Rapporto Sentieri
sintesi Epiprev

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