HELSINKI – ECHA, Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche, lancia una nuova consultazione pubblica in merito all’uso di cromo negli articoli di pelle. L’azione, in ottemperanza a quanto stabilito dal regolamento REACH, deriva dalla proposta di restrizione, presentata dalla Danimarca, sull’uso di cromo (VI) in articoli in cuoio, proposta già discussa nell’ambito del RAC, comitato dell’ECHA per la valutazione dei rischi e nel SEAC, Comitato europeo per l’analisi socio-economica.
Nello specifico il RAC ha formulato il proprio parere concludendo che esiste un rischio di cromo (VI) in articoli in pelle e che la proposta di restrizione danese per questa sostanza è giustificata. A seguito dei commenti ricevuti e dei pareri del Forum per lo scambio di informazioni sull’applicazione del REACH, il testo della restrizione è stato modificato per migliorare la sua esecutività e per coprire meglio tutti gli articoli in pelle.
Il Comitato ECHA per l’analisi socioeconomica (SEAC), a seguito del recente parere RAC a sostegno della proposta danese, ha concluso che anche in termini di rapporto tra costi e benefici la restrizione è la misura più appropriata a livello comunitario per fronteggiare il rischio a condizione però che il campo e le modalità di applicazione siano modificate come proposto nel parere RAC.
La consultazione pubblica che prende ora l’avvio riguarda specificamente la bozza di parere sulle ricadute socio-economiche proposta dal SEAC.
Il termine per inviare le osservazioni è il 12 febbraio 2013.
I commenti pervenuti saranno esaminati e presi in considerazione dal SEAC a suo insindacabile giudizio per giungere alla versione definitiva del parere che dovrebbe essere adottato entro il 15 marzo 2013.
Sulla base di quanto emerso dai comitati RAC e SEAC, anche a seguito delle consultazioni, la decisione finale sulla restrizione sarà infine presa dalla Commissione europea.
Info: consultazione ECHA cromo pelle.