ROMA – Siglato tra Confindustria e ministero dell’Interno l’ “Accordo per il rinnovo e l’integrazione degli impegni di legalità” previsti dal “Protocollo di legalità tra il ministero dell’Interno e la Confindustria” sottoscritto dalle parti il 10 maggio 2010.
L’intesa, a due anni dalla sua attuazione, rappresenta una pietra miliare nel percorso di verifica antimafia, avendo introdotto l’estensione degli accertamenti anche a contratti privati di lavori, servizi e forniture stipulati dalle imprese aderenti a Confindustria e l’obbligo di denuncia in caso di estorsione.
Finalità del protocollo di legalità e del suo accordo di rinnovo saranno il garantire i principi della libertà d’impresa e della concorrenza leale, intensificare i controlli diretti a prevenire e reprimere infiltrazioni della criminalità organizzata e attivare misure di salvaguardia per contrastare l’azione delle organizzazioni criminali nell’economia.
Confindustria si impegna a:
- “promuovere presso le imprese associate l’etica della responsabilità;
- estendere e rendere vincolanti il dovere di denuncia per gli associati che subiscono estorsioni e l’obbligo di espulsione e/o di sospensione in presenza di alcuni reati;
- acquisire tutti i dati concernenti le imprese contraenti e i loro assetti societari per la creazione di un’apposita banca dati ( cd. vendor list);
- avviare iniziative di informazione e formazione sui temi della sicurezza e della legalità;
- promuovere regole per la selezione qualificata dei propri partner, subappaltatori e fornitori;
- definire regole e procedure volte a rafforzare i livelli di sicurezza sul lavoro e regolarità contributiva.
A fronte, gli impegni del ministero dell’Interno sono:
- “ottimizzare procedure di rilascio della documentazione antimafia anche attraverso revisione dell’impianto normativo;
- incentivare il ricorso all’accesso ai cantieri per monitorare le attività imprenditoriali, anche private”.
Gli accordi di rinnovo prorogano quidi il Protocollo per un ulteriore biennio e sanciscono l’impegno ad individuare congiuntamente e sperimentare nuove forme di collaborazione per l’applicazione delle recenti disposizioni normative dirette a contrastare l’infiltrazione criminale nell’economia. Tra queste la valorizzazione dell’impresa etica e l’adozione di strumenti di controllo e valutazione quali le white lists e il rating di legalità.
In ultimo, contestualmente all’accordo di rinnovo, è stata modificata la Commissione per la legalità, istituita presso il Viminale, che ha i compiti di programmare le attività e monitorare la realizzazione delle iniziative congiunte. A capo della Commissione viene nominato il prefetto Vincenzo Cardellicchio. Gli altri membri in carica per il ministero dell’Interno sono Angelo Fischione, Fabrizio Gallo, e Paola Mannella; per Confindustria Federico Landi.
Per approfondire: Protocollo ministero Interno e Confindustria.