HELSINKI – In seguito al parere favorevole della Commissione Europea è entrata in vigore il 12 febbraio 2013 una nuova decisione del consiglio di amministrazione ECHA che interviene in materia di tasse amministrative e sancisce la possibilità per le imprese che abbiano dichiarato in modo errato la propria dimensione di poter correggere il dato eaccedere così a un’agevolazione sul pagamento degli oneri dovuti all’errata registrazione dell’impresa.
Si ricorda infatti che la prassi prevede che se a seguito di verifica sulle registrazioni l’ECHA conclude che le dimensioni d’impresa sono maggiori di quelle registrate ai sensi del REACH, l’impresa dovrà corrispondere non solo la differenza della tariffa di registrazione ma anche un onere amministrativo.
La procedura di correzione prevede che il dichiarante notifichi la dimensione corretta dell’azienda, seguendo le istruzioni specificate nella richiesta iniziale di documenti inviati da ECHA e rispettando il termine di risposta fissato in detta lettera.
Se al momento della presentazione del fascicolo o del ricevimento della relativa fattura un’impresa realizza di essere registrata erroneamente quale micro, piccola o media impresa, viene invitata a visitare le pagine web dell’ECHA relative alle PMI, dove seguire le istruzioni su come apportare le correzioni ed evitare l’onere amministrativo. Dopo aver notificato la correzione all’ECHA l’impresa riceverà una nuova fattura per ciascuna registrazione avvenuta indicando una dimensione d’impresa inesatta.
Si noti che questa procedura agevolata sarà possibile solo se effettuata prima che sia pervenuto il numero di registrazione. Da quel momento non in poi non sarà possibile evitare l’onere amministrativo.
La decisione interviene inoltre a correggere al ribasso l’onere amministrativo applicato a quelle aziende che, a verifiche, risultano essere di una dimensione maggiore di quanto dichiarato.
Si ricorda ai dichiaranti che ECHA non ridurrà la tassa automaticamente, ma solo a coloro che per loro iniziativa informeranno l’ECHA dell’errata dichiarazione sulla dimensione della loro azienda, compilando il modulo di contatto con lo sportello prima che l’ECHA abbia rilevato e comunicato l’erronea registrazione.
In linea con le sue precedenti comunicazioni, l’ECHA incoraggia quindi le imprese a controllare di aver dichiarato una corretta categoria aziendale, in modo da evitare di dover pagare la tassa amministrativa.
Infine ECHA si riserva il diritto di revocare i numeri di registrazione ai dichiaranti che alla fine del processo di verifica delle dimensioni aziendali non vorrano pagare quanto dovuto in termini di oneri amministrativi relativi alla tassa aggiuntiva.
Info: SME size verification – reductions to the administrative charge.