BRUXELLES – In occasione dell’ottavo “Seminario ETUI sulla protezione dei lavoratori e delle sostanze chimiche” che si è svolto a Bruxelles il 26 e 27 giugno, ETUC Confederazione europea dei sindacati, e il sindacato europeo IndustriAll hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione sotenuta da ECHA Agenzia Europea Sostanze Chimiche e EU-OSHA.
Utilizzando lo slogan della campagna dell’ECHA “REACH 2013 – Act now!”, ETUC e IndustriAll si rivolgono ai rappresentanti dei lavoratori nelle imprese manifatturiere, di importazione o utilizzatrici di sostanze chimiche affinché agiscano come ambasciatori del REACH nelle loro aziende.
A tal fine, viene chiesto loro di trasmettere un nuovo opuscolo informativo, realizzato in collaborazione con l’ECHA, in cui si riassumono tutti gli obblighi di legge e si ricorda l’urgenza della scadenza di registrazione del 31 maggio 2013 per tutte le aziende che producono o importano sostanze chimiche nell’UE in quantità pari o superiori a 100 tonnellate all’anno.
Quali sono i doveri del vostro datore di lavoro? Perché dovreste preoccuparvi? Quali sono i vantaggi per voi di queste norme? Dove trovare aiuto e altre informazioni? Queste le domande cui l’opuscolo fornisce risposte sintetiche e puntuali.
Sempre riguardo la normativa REACH si segnala inoltre che l’ECHA ha lanciato in questi giorni nuove consultazioni pubbliche.
La prima riguarda la tossicità riproduttiva dell’epossiconazolo. Le parti interessate sono invitate a commentare sulla tossicità riproduttiva epossiconazolo, che tenga conto dei nuovi dati presentati nel report informazioni aggiuntive (AIR) e nei precedenti pareri del RAC. La consultazione pubblica è aperta per 30 giorni e termina il 23 luglio 2012.
Inoltre è aperta una procedura di consultazione pubblica per sei nuove proposte di classificazione ed etichettatura armonizzate (CLH) e riguardano l’acido nitrico, tricalcico fosfide, flonicamid, acido ottanoico, acido nonanoico e acido decanoico.
Per approfondire:
REACH 2013 Act Now!
New public consultations on epoxiconazole’s reproductive toxicity and on CLH proposals