ROMA – 1.583.375 le imprese con dipendenti attive sul territorio nazionale nel 2013, il 3,7% in meno rispetto all’anno precedente. Questi i dati pubblicati dall’Istat nel report Stima anticipata delle imprese con dipendenti – Anno 2013.
Nel 2013 è diminuito il numero di imprese in tutte le ripartizioni geografiche, cali maggiori si sono registrati nel Sud e Isole (-4,0% per le imprese e -3,6% per gli addetti). 13,3 milioni il totale degli addetti occupati, con una flessione del 2,4% rispetto al 2012. 11.399.624 le unità impiegate come lavoro dipendente, 1.915.763 unità la componente indipendente, con una dimensione media di 8,4 addetti per azienda.
La contrazione del numero di imprese è dovuta quasi esclusivamente alla dinamica delle imprese individuali (-5,5%) e delle società di persona (-5,2%) e si registra principalmente nelle imprese che impiegano da 1 a 9 addetti (-3,7%). In controtendenza l’andamento del numero delle imprese con 100-249 addetti nel settore degli altri servizi che nel 2013 è aumentato del +4,1%.
A livello di comparti produttivi, è considerevole la riduzione del numero di imprese nel comparto delle costruzioni (-7,6%) e in quello del commercio, trasporti e alloggio e ristorazione che nel complesso hanno registrato un calo di 3,7 punti percentuali.
Per quanto riguarda l’industria si è registrato un calo generalizzato in quasi tutti i settori (-3,7%), con un andamento in controtendenza per le imprese nel settore della Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata che sono aumentate del 6,2%. Una forte riduzione si è registrata nelle imprese delle attività estrattive (-9,9%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-6,0%), dell’industria del legno e della fabbricazione di carta e stampa e riproduzione di supporti registrati (-4,9%), della fabbricazione di articoli in gomma e di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-4,4%) e della fabbricazione di autoveicoli e altri mezzi di trasporto (-4,3%).
In misura minore la diminuzione ha interessato il settore delle industrie tessili e dell’abbigliamento (-3,6%), delle industrie alimentari e del tabacco (-3,2%), della fabbricazione di mobili e riparazione, la manutenzione ed installazione di macchine e apparecchiature (-2,5%) e la fabbricazione di computer e altre apparecchiature elettriche (-2,4%).
La diminuzione del numero di imprese attive è stato più contenuto nel comparto degli altri servizi, con una media di 1,5% in meno rispetto al 2012. Il dato medio si compone però di settori che hanno registrato diminuzioni anche superiori alla media nazionale e settori che sono rimasti stabili o anche lievemente cresciuti.
Nel dettaglio è sta molto forte la riduzione del numero delle imprese in attività editoriali e di produzione cinematografica (-4,6%), attività artistiche, sportive e di intrattenimento (-3,4%), attività finanziarie e assicurative (-3,0%) e aAltre attività di servizi (-2,8%). Un aumento significativo è stato registrato per quanto riguarda le telecomunicazioni (2,8%), la produzione di software e consulenza informatica (+0,1%), l’istruzione (+0,6%) e la sanità e assistenza sociale (+0,3%).
Per quanto riguarda la diminuzione del numero di addetti, la quota maggiore è stata registrata nelle costruzioni (-8,7%), a seguire nell’industria (-3,6%), e in ultimo nei comparti del commercio, dei trasporti e dell’alloggio e ristorazione (-2,3%).
Nel 2013 il 59,8% dei lavoratori dipendenti è compreso nella fascia di età tra i 30 e 49 anni. Nel commercio, trasporti e alberghi è maggiore la quota di under 30 (18,2% contro una media del 14,2%). Diminuita rispetto al 2012 la quota di lavoratori dipendenti nati all’estero (-3,4% in media con picchi di 6,3 punti percentuali in meno nel Sud e Isole). Nell’industria più del 94% dei lavoratori dipendenti ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato mentre la quota più bassa (il 15,2%) si registra nel comparto degli altri servizi.
Per approfondire: Stima anticipata delle imprese con dipendenti 2013