HONG KONG – Si è tenuta ad Hong Kong il meeting dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO – OMS) sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili. Conclusione dell’incontro un invito affinchè tutti gli stati riconoscano che l’alcol rappresenta una grave minaccia alla salute pubblica, uno dei colpevoli principali per l’ “epidemia” delle malattie non trasmissibili che nel Pacifico Occidentale è causa di quattro morti su cinque.
“L’alcol”– ha dichiarato il Dr. Shin Young-Soo, direttore generale dell’WHO per il Pacifico occidentale – “è il quarto fattore di rischio ed è il colpevole principale di malattie croniche e decessi. Nella regione è anche il primo fattore di disabilità”.
I decessi correlati ad abuso di alcol nel Pacifico occidentale sono circa 640.000. Tra gli uomini di età inferiore ai 60 anni il consumo di alcol determina il 15% dei decessi.
L’alcol è inoltre causa di danni che vanno al di là della relazione documentata con le malattie non trasmissibili e gioca un ruolo anche negli incidenti stradali, nella violenza e nella criminalità. Tutto questo determina un enorme costo sociale e grava sull’economia dei paesi per percentuali del PIL che vanno dal 1,3 al 3,3 %.
“Ecco perché! – continua il Shin Young-Soo – “il comitato regionale per il Pacifico occidentale, nel 2006 ha approvato una strategia regionale per ridurre i danni alcol-correlati, e perché una strategia globale per ridurre l’uso nocivo di alcol è stato adottato dall’Assemblea Mondiale della Sanità nel 2010”.
Parte delle strategie sono le cosiddette “best-buy” provvedimenti che attraverso meccanismi di disincentivazione dell’acquisto di alcol (aumento dei prezzi e delle tasse, controllo dell’accesso alle bevande alcoliche e limitazione o divieto di commercializzazione dell’alcol) intendono ridurrne i danni associati al consumo.
Info: Countries must recognize alcohol abuse as grave public health threat.