NEW YORK – Si è tenuto il 23 settembre a New York, in apertura della “68° Assemblea delle Nazioni Unite” il meeting di alto livello dell’Assemblea generale sulla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo del Millennio per le persone con disabilità intitolato “La via da seguire, un programma per lo sviluppo inclusivo della disabilità, verso il 2015 e oltre”.
Il meeting ha visto la partecipazione di delegati dei diversi Stati, rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e delle organizzazioni di disabili, riuniti in due gruppi di lavoro che hanno contribuito alla discussione e approvazione di un documento finale nel quale si ribadisce la volontà dei convenuti di impegnarsi e di fare pressione su tutte le istituzioni affinché sia concretamente rafforzata l’inclusione delle persone disabili nei processi di sviluppo e di cooperazione.
Presente per l’Italia il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Enrico Giovannini che ha ricordato l’approvazione del Governo italiano nel giugno scorso del Programma d’azione biennale per la disabilità e l’impegno economico profuso dal nostro stato per rifinanziare il fondo per l’occupazione e l’assunzione dei disabili, fondo che ora dispone di 22 milioni di euro.
La riunione è stata inoltre occasione per presentare campagne e contributi da diverse organizzazioni mondiali. Tra tutte , degno di nota l’impegno dell’organizzazione End- Exclusion, organizzazione europea con referenti in Austria, Olanda, Repubblica Ceca e Slovacchia, che ha lanciato una campagna globale intitolata Say yes to inclusion, per l’inclusione delle persone disabili nella lotta contro la povertà.
La campagna prevede la realizzazione e diffusione di video provenienti da tutto il Mondo che raccontano di realtà marginali, dell’importanza dell’inclusione e del diritto di ogni persona con disabilità di godere dei diritti fondamentali quali cure, istruzione, lavoro e vita sociale.
L’invito, rivolto a cittadini di ogni parte del mondo, è di partecipare manifestando il proprio sì all’inclusione, inviando foto, video e messaggi. A oggi sono circa 15mila i contributi arrivati da 62 diversi Paesi.
Per approfondire: documento Nazioni Unite sviluppo inclusivo disabilità.