Richiedi un preventivo gratuito

Incidenti motociclistici, cause ed effetti, dati ricerca Ospedale Niguarda Milano

MILANO – Diffusi dall’Ospedale Niguarda di Milano i primi risultati del progetto di ricerca su modalità e conseguenze degli incidenti motociclistici, condotto dal Trauma Team della struttura ospedaliera, con la collaborazione di Dainese. 

928 gli eventi analizzati nell’arco di 8 anni. Gli incidenti in motocicletta hanno rappresentato il 30% delle richieste di intervento. L’analisi delle cause degli infortuni ha mostrato una evidente correlazione tra frequenza di incidenti e  congestione del traffico. Orari che sono risultati essere più rischiosi sono  tra le 8 alle 10 del mattino e dalle 18 alle 20 di sera.

Gli interventi hanno interessato per il 9,9% ragazzi minorenni, per oltre l’83% giovani e adulti, tra i 18 e i 54 anni, e per circa il 6% persone over 54.

Lo studio ha mostrato una maggiore vulnerabilità nei motociclisti di età più avanzate: i casi di incidenti mortali per il 4,4% hanno riguardato ragazzi di meno di 18 anni, il 6,5% persone tar i 18  ei 54 anni e il 15,5% persone che avevano superato i 54 anni.

Per quanto riguarda la sede delle lesioni lo studio ha mostrato che nonostante il casco fosse indossato da quasi tutte le vittime di incidente la testa ha riportato traumi per il 27% dei casi. Parte del corpo che è risulta più esposta è il torace (il 30% delle lesioni riscontrate).

Attualmente in corso una seconda fase del progetto di ricerca, cui partecipano anche le autorità e gli operatori di primo soccorso,  il cui obiettivo è analizzare l’incidente motociclistico in tutti suoi aspetti e ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente: contro quale ostacolo e in che punto ha impattato il motociclista, con quale traiettoria e se ci sono stati scontri secondari contro altre strutture.

Risultati parziali dello studio tuttora in atto confermano che le lesioni alla testa e al torace sono le più frequenti. Sono meno del 5% i traumi a carico della colonna vertebrale.

Per approfondire: Ospedale Niguarda Ca’ Granda.

Ti potrebbe interessare

Contenuti sponsorizzati
    Condividi questo articolo