LETTURE ESTIVE – Fino a ieri abbiamo presentato in vari articoli tutti i video pubblicati da Napo. Ma chi è Napo, quando nasce l’idea e perché.
Le risposte sono nella pagina La storia di Napo, dove vengono descritti il progetto, gli obiettivi e gli autori della serie.
“Napo è frutto di un’idea originale elaborata da un piccolo gruppo di esperti in comunicazione sulla sicurezza e salute sul lavoro (SSL) che risponde al bisogno di materiale informativo di alta qualità, non limitato da confini nazionali e adatto alle diverse culture, lingue e necessità pratiche della gente che lavora. I film non sono stati concepiti con l’obiettivo di fornire informazioni esaustive su un argomento, né vanno considerati come film formativi o didattici. Il ruolo di Napo e dei suoi amici è piuttosto quello di suscitare interesse per la sicurezza e salute sul lavoro attraverso personaggi accattivanti, storie divertenti, il loro umorismo e la loro allegria. Il motto di Napo per un posto di lavoro più sicuro, più sano e migliore è “la sicurezza con un sorriso”. Ogni film è frutto di una coproduzione di alcune istituzioni europee. L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro di Bilbao (Spagna) ha finanziato lo sviluppo del sito Internet”.
A monte delle produzioni il Consorzio Napo, nato nel 1992 e composto da HSE (UK), DGUV (Germania), INAIL (Italia), INRS (Francia) SUVA (Svizzera) e AUVA (Austria). Nel 2003 l’accordo con Eu-Osha per la collaborazione nella distribuzione che continua ancora ora.
A curare la creazione dei filmati invece, la scrittura e la regia di Eric Scandella per Via Storia, animazione 3D di Fabrice Barbey per Protozoaire e la musica è di Henri Muller.
E Napo? Le sembianze e l’aspetto del protagonista dei video non sono casuali. Napo é stato ideato per poter rappresentare chiunque si trovi sul lavoro, per poter far capire che i rischi possono capitare a tutti, senza i giusti accorgimenti e senza la prevenzione. Non è legato ad ambienti di lavoro definiti, si trova infatti in uffici, stabilimenti, cantieri.
“Culturalmente neutro. È un lavoratore volonteroso, che può cadere vittima di situazioni che sfuggono al suo controllo, ma è anche in grado di identificare pericoli o rischi e sa dare ottimi consigli per migliorare la sicurezza e l’organizzazione del lavoro”.
Intorno a lui, i personaggi complementari, utilizzati dalla serie per costruire il senso dell’opera e per completare il messaggio di ogni serie.
Primo il capo, con aspetto sempre identico, come Napo del resto, in ogni puntata e in ogni ambiente. Un personaggio che “si preoccupa non solo della sicurezza del personale, ma anche della produttività. Spesso è a sua volta vittima della pressione esercitata dai suoi superiori o dai clienti. Talvolta impartisce ordini che si contraddicono o che sono impossibili da svolgere”. Poi la signorina Strudel che cambia ruolo in base agli episodi sempre con l’intento di aumentare la pressione con la severità; Napette collega che a volte commette errori, i colleghi che rappresentano i lavoratori sempre responsabili, che raffigurano le regole.