ROMA – Pubblicato online dalla direzione Generale per la Sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il documento di sintesi sulle osservazioni in merito al Piano nazionale della sicurezza stradale orizzonte 2020 (Pnss orizzonte 2020) raccolte in occasione di una consultazione pubblica che si è svolta lo scorso marzo.
Il Pnss orizzonte 2020, riprende e aggiorna il precedente Piano 2001-10 e accoglie gli indirizzi europei per il miglioramento della sicurezza stradale e la riduzione del numero di incidenti.
Sono sette gli obiettivi che la Commissione Europea ritiene prioritari:
- “migliorare la formazione e l’educazione degli utenti della strada;
- rafforzare l’applicazione delle regole della strada;
- migliorare la sicurezza delle infrastrutture stradali;
- migliorare la sicurezza dei veicoli e promuovere l’uso degli equipaggiamenti di sicurezza (cinture, indumenti protettivi);
- armonizzare e applicare tecnologie per la sicurezza stradale, quali sistemi di assistenza alla guida, limitatori (intelligenti) di velocità, dispositivi che invitano ad allacciare le cinture di sicurezza, servizio e-Call, sistemi veicolo-infrastruttura;
- migliorare i servizi di emergenza e assistenza post-incidente, proponendo una strategia d’azione organica per gli interventi in caso di gravi incidenti stradali e per i servizi di emergenza, nonché definizioni comuni e una classificazione standardizzata delle lesioni e dei decessi causati da incidenti stradali al fine di fissare obiettivi di riduzione degli stessi;
- tenere in particolare considerazione gli utenti vulnerabili quali pedoni, ciclisti e gli utenti di veicoli due ruote a motore, anche grazie a infrastrutture più sicure e adeguate tecnologie dei veicoli”.
Attraverso il Pnss orizzonte 2020 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano definisce linee strategiche per contribuire al raggiungimento dei sette obiettivi citati, concorrendo a soddisfare il risultato finale di dimezzare il numero di morti in incidenti stradali entro il 2020.
In fase di consultazione sono molte le realtà che hanno inviato note e suggerimenti tra cui Anas, Aiscat, Ania e diversi organismi regionali. Osservazioni sono pervenute sulla struttura del piano, sugli obiettivi e sulle linee strategiche.
In particolare per quanto riguarda gli obiettivi in merito alla sicurezza di ciclisti e pedoni è stata sottolineata la necessità di non attuare strategie che ne limitino la mobilità ma di potenziarne la protezione con interventi di sicurezza generale. Potenziare inoltre gli strumenti per la raccolta e l’analisi dei dati su incidenti su queste categorie di utenti della strada più vulnerabili.
Si sollecita quindi la realizzazione di campagne informative dedicate a migliorare anche il comportamento degli automobilisti nei confronti dei ciclisti (campagne informative sul rispetto delle distanze di sicurezza in fase di sorpasso e sulla pericolosità di altri comportamenti come apertura portiere, parcheggi in sosta vietata o doppia fila, mancato rispetto agli attraversamenti ciclabili).
Ricevuti quindi suggerimenti in merito alla necessità di fornire adeguata formazione per i conducenti stranieri e di potenziare la raccolta di dati sull’incidentalità che riguarda questa categoria.
In merito alle richieste pervenute di aggiungere al Piano una sezione che includa l’allocazione delle risorse economiche, prevedere meccanismi di premialità o penalizzanti e esplicitarne gli aspetti attuativi (cofinanziamento, anticipazioni, riduzione IVA, patto di stabilità e risorse complessive) il ministro risponde che, in linea con i Piani di altri Stati membri questo documento affronta spetti meramente tecnici e non finanziari e si annuncia che gli aspetti particolarmente rilevanti di carattere organizzativo e finanziario legati all’attuazione del Pnss Orizzonte 2020 saranno trattati in un separato documento in corso di predisposizione.
Per approfondire: Pnss orizzonte 2020 – Documento di sintesi delle osservazioni pervenute