GINEVRA – Pubblicato da Ilo il rapporto del Comitato sull’occupazione e la protezione sociale nel nuovo contesto demografico, ovvero risoluzioni e conclusioni derivanti dalla “102a Conferenza internazionale del lavoro” che si è svolta a Ginevra lo scorso giugno.
Il documento illustra gli aspetti affrontati nel corso della Conferenza legati all’andamento demografico mondiale e alle previsioni demografiche relative al 2050, analizzando la ricaduta degli andamenti demografici sul mondo del lavoro e sui sistemi di protezione sociale.
La popolazione mondiale sta invecchiando ed è in aumento. Nel 2050 probabilmente toccheremo i nove miliardi e la popolazione anziana sarà tre volte più numerosa di quella attuale.
A sostenere ogni persona anziana ci sarà un minor numero di individui attivi, dai nove del 2000 si passerà a 4 nel 2050. Sarà necessario aumentare i posti di lavoro e sostenere l’economia formale che offre opportunità di lavoro più protette.
Ad oggi solo il 20% delle persone in età lavorativa accede a sistemi di protezione sociale completi. Alla maggior parte delle persone nel Mondo non è garantita la sicurezza del reddito ma neanche sicurezza alimentare, nutrizione, accesso all’acqua potabile e al ritrattamento delle acque.
Per arginare questo fenomeno è necessario uno sforzo condiviso da tutti gli Stati. Nella Conferenza Ilo sono stati definiti i principi cui dovrebbero ispirarsi politiche nazionali e norme.
Sarà necessario attivare:
“a) un insieme di politiche multi-dimensionali ed integrate, che prendano inconsiderazione l’interdipendenza tra evoluzione demografica, occupazione, migrazione per lavoro, protezione sociale e sviluppo economico;
b) politiche ispirate dai principi e dai diritti fondamentali nel lavoro dell’Ilo con l’obiettivo del lavoro dignitoso in ogni età della vita; politiche che siano adeguate al contesto e tengano conto della diversità delle situazioni nazionali, in particolare, delle strutture demografiche, dello sviluppo economico, dei contesti giuridici, dei bisogni del mercato del lavoro, dei sistemi di sicurezza sociale e dello spazio fiscale;
c) approcci integrati e coerenti per una formazione legata ai bisogni del mercato del lavoro; per una scuola e per delle politiche di promozione dell’occupazione e di protezione sociale che stimolino il circolo virtuoso fatto di occupazione, protezione sociale, produttività, crescita inclusiva e sviluppo.
d) una visione di largo respiro che prenda in considerazione ogni fase della vita e favorisca sia la responsabilità individuale che la responsabilità condivisa degli attori tripartiti e la solidarietà tra generazioni e tra gruppi di popolazione;
e) pacchetti di misure innovative adeguate al cambiamento;
f) un dialogo sociale e una contrattazione collettiva efficace ed efficiente, secondo le politiche e le prassi nazionali fondate sulla fiducia ed il mutuo rispetto.
g) prevenzione e lotta contro la discriminazione fondata sull’età;
h) promozione dell’uguaglianza tra sessi durante l’intero ciclo di vita;
i) promozione dell’integrazione dei lavoratori disabili;
j) una buona governance fondata sulla responsabilità e la trasparenza;
k) promozione dell’accusabilità e della partecipazione della forza lavoro alla creazione di condizioni favorevoli a imprese sostenibili e ad una crescita ricca in occupazione;
l) programmi efficaci per l’occupazione e la formazione dei giovani;
m) diritto alla sicurezza sociale è un diritto umano;
n) accesso alle cure mediche di base e alle cure di lunga durata;
o) rafforzamento delle azioni tripartite per l’eliminazione effettiva del lavoro
minorile”.
La realizzazione di questi principi implica l’impegno di ogni Stato in un insieme completo di politiche coordinate sia in ambito economico che di politiche sociali, sanitarie e della formazione.
I processi devono essere attuati attraverso il dialogo sociale basato sul confronto tripartito tra lavoratori, datori di lavoro e istituzioni. L’Ufficio dell’Ilo per quanto in suo potere sosterrà la cooperazione tecnica, con il rafforzamento delle capacità professionali dei soggetti coinvolti, lo sviluppo e la diffusione delle conoscenze e attività di monitoraggio.
Per approfondire: rapporto provvisorio Conferenza internazionale lavoro.