BRUXELLES – Pubblicato il numero di dicembre della EU Employment and Social Situation Quarterly Review, rivista trimestrale europea sulla situazione sociale e sull’occupazione nella UE.
Il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale nell’Unione Europea rappresenta ormai quasi un quarto della popolazione. Questo quanto rilevato dal documento sulla base dei più recenti dati disponibili.
Il numero dei disoccupati nella UE ha continuato a crescere negli ultimi mesi: sono aumentati di 3,5 milioni (+15,7%) di unità dal marzo 2011, raggiungendo la quota totale di quasi 26,1 milioni, il 10,7% del popolazione attiva, di cui il 23,7% è costituito da giovani.
La disoccupazione è più forte nell’area dell’euro e la forbice tra il livello di occupazione tra i diversi stati membri continua ad aumentare.
Anche a causa della difficilissima situazione del mercato del lavoro, il numero di europei a rischio di esclusione sociale o di povertà è aumentato di sei milioni tra il 2008 e il 2011: ora colpisce il 24,2% della popolazione. Il gruppo più colpito è costituito dagli adulti in età lavorativa.
La terza indagine europea sulla qualità della vita mette in evidenza che tra il 2007 e il 2011/2012 si registra un calo sia per le condizioni di vita oggettive che della qualità percepita della vita. Gli effetti della crisi colpiscono più duramente chi è nelle fasce di reddito più basso.
Nota positiva riguarda le donne: è diminuito in questi anni il differenziale retributivo di genere, cioè il fatto che a pari ruolo e mansioni le donne siano retribuite meno degli uomini. La differenza percentuale tra il 2008 e il 2010 si è ridotta dal 17,3% al 16,2%.
Infine resta molto basso il livello di fiducia, le prospettive economiche non sono rosee e non è atteso alcun miglioramento significativo prima del 2014.
Info: Employment and Social Situation Quarterly Review – December 2012.