UDINE – Scadono il 1° ottobre i termini per la presentazione delle domande per la concessione degli incentivi previsti dal programma regionale “Si.Con.Te. – Sistema di conciliazione integrato”, della Provincia di Udine finalizzato a favorire la conciliazione tra tempi lavorativi e tempi familiari e l’emersione del lavoro sommerso.
Il programma è finanziato dal “Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità di cui all’articolo 19, comma 3, del Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223 (Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale) convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248″.
Le domande possono essere presentate da persona occupata, ovvero impegnata nella ricerca attiva di un’occupazione o da donna con figli minori di 14 anni e impegnata in un percorso di completamento degli studi ovvero di specializzazione, aggiornamento, qualificazione o riqualificazione professionale.
I contributi possono essere richiesti:
- “per l’assunzione con contratto a tempo indeterminato, ovvero a tempo determinato per la durata minima di mesi sei, di un collaboratore familiare;
- per contratto di lavoro ripartito, con due assistenti familiari;
- per la regolare retribuzione di un collaboratore familiare impiegato in prestazioni di tipo occasionale per la compagnia o l’assistenza ad anziani e minori, autosufficienti o non autosufficienti, attraverso l’utilizzo, ove ne ricorrano le condizioni, di voucher di lavoro occasionale di tipo accessorio”.
La documentazione dovrà essere trasmessa entro e non oltre il 1°ottobre a: Provincia di Udine piazza Patriarcato, 3, 33100 Udine a mezzo raccomandata A/R o consegnata a mano all’Ufficio Protocollo della Provincia.
Ancora dalla Provincia di Udine la notizia della pubblicazione di una “Guida per la conciliazione in azienda”. Si tratta di un opuscolo di 8 pagine che ha l’obiettivo di promuovere nelle aziende udinesi le domande di contributo per progetti di conciliazione a valere sulla legge 53/2000 “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città.”, articolo 9 “Misure per conciliare tempi di vita e tempi di lavoro”.
L’opuscolo descrive le azioni ammissibili, i soggetti finanziabili e i destinatari ultimi dei progetti e rimanda ai documenti di approfondimento e alla modulistica predisposta dal ministero delle Politiche per la famiglia.
Con l’obiettivo di favorire l’integrazione tra vita familiare evita professionale le aziende potranno presentare una domanda di contributo per progetti di conciliazione che potranno avere ad oggetto:
- “a) progetti articolati per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro quali part time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita, sui turni e su sedi diverse, orario concentrato, con specifico interesse per i progetti che prevedano di applicare, in aggiunta alle misure di flessibilità, sistemi innovativi per la valutazione della prestazione e dei risultati;
- b) programmi e azioni volti a favorire il reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo un periodo di congedo parentale o per motivi comunque legati a esigenze di conciliazione;
- c) progetti che, anche attraverso l’attivazione di reti tra enti territoriali, aziende e parti sociali, promuovano interventi e servizi innovativi in risposta alle esigenze di conciliazione dei lavoratori. Tali progetti possono essere presentati anche da consorzi o associazioni di imprese, ivi comprese quelle temporanee, costituite o costituende, che insistono sullo stesso territorio e possono prevedere la partecipazione degli enti locali anche nell’ambito dei piani per l’armonizzazione dei tempi delle città”.
Le domande potranno essere inviate da:
- “a) i datori di lavoro privati, ivi comprese le imprese collettive, iscritti in pubblici registri;
- b) le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere e le aziende ospedaliere universitarie. I soggetti citati devono attuare accordi contrattuali che prevedano le tipologie di azione positiva sopra riportate”.
Le domande sono presentate entro il 10 febbraio, il 10 giugno e il 10 ottobre di ciascun anno.
Info:
Si.Con.Te
Guida conciliazione azienda