GINEVRA – La Conferenza generale della Organizzazione Internazionale del Lavoro ILO, nella sua centounesima sessione andata in scena a Ginevra il 30 maggio 2012, ha promulgato le proprie “Raccomandazioni sui sistemi nazionali di protezione sociale di base del 2012”, riaffermando che il diritto alla sicurezza sociale è un diritto umano.
Le Raccomandazioni forniscono agli Stati membri orientamenti per stabilire, mantenere attuare e implementare sistemi di protezione sociale di base con l’obiettivo di prevenire e ridurre la povertà, la vulnerabilità e l’esclusione sociale.
Tutti gli Stati Membri in funzione della propria situazione economica nazionale, dovrebbero adottare sistemi di garanzia di base tra cui devono figurare:
- “a) accesso ad un insieme di beni e di servizi definiti a livello nazionale come assistenza sanitaria di base, tra cui le cure di maternità, che rispondano ai criteri di disponibilità, accessibilità, accettabilità e qualità;
- b) sicurezza di un reddito base per i figli, almeno pari ad un livello minimo definito su base nazionale e che dia accesso all’alimentazione, all’istruzione, alle cure e ad ogni altro bene e servizio necessari;
- c) sicurezza di un reddito base, almeno pari ad un livello minimo definito su base nazionale, per le persone in età attiva che non riescono a guadagnare un reddito sufficiente, in particolare in caso di malattia, disoccupazione, maternità e disabilità;
- d) sicurezza di un reddito base, almeno pari ad un livello minimo definito su base nazionale, per le persone anziane“.
L’attuazione dei sistemi nazionali di protezione sociale di base dovrebbe avvenire combinando insieme misure preventive, promozionali e attive, indennità e servizi sociali e affiancare alla promozione delle attività economiche produttive, dell’occupazione formale, il sostegno all’istruzione, alla formazione professionale, alla capacità produttiva e all’occupabilità inserita nel quadro del lavoro dignitoso.
Per garantire la sostenibilità finanziaria, di bilancio ed economica dei sistemi nazionali di protezione sociale di base gli Stati membri dovrebbero considerare l’uso di diversi metodi per mobilitare le risorse necessarie, tenendo conto delle capacità contributive dei diversi gruppi della popolazione.
In sintesi queste le strategie raccomandate:
- “fissare obiettivi che rispecchiano le priorità nazionali;
- identificare le lacune e gli ostacoli in materia di protezione;
- cercare di colmare queste lacune con sistemi contributivi o non contributivi, o ambedue, appropriati e coordinati in modo efficace, anche attraverso l’estensione dei sistemi contributivi esistenti a tutte le persone interessate che abbiano una capacità contributiva;
- completare la sicurezza sociale con politiche attive del mercato del lavoro, ivi compreso la formazione professionale o altre misure appropriate;
- specificare i requisiti e le risorse finanziarie, così come il quadro temporale e le diverse fasi necessarie al raggiungimento progressivo degli obiettivi;
- fare conoscere meglio i propri sistemi di protezione sociale di base e le strategie per la loro estensione, e lanciare programmi di informazione, anche attraverso il dialogo sociale”.
Per approfondire: Raccomandazione sui sistemi nazionali di protezione sociale di base del 2012.