VERONA – Raggi solari e salute: quali i rischi? “Ogni individuo è soggetto a una esposizione a valori più o meno intensi di radiazioni Uv, generate prevalentemente dal sole, ma anche da sorgenti artificiali come le apparecchiature utilizzate per l’abbronzatura a fini estetici. L’esposizione ai raggi Uv ha effetti positivi sulla salute umana ma può anche essere causa di effetti negativi, più o meno gravi, dall’arrossamento della cute, alle lesioni oculari, ai tumori maligni. È importante quindi informarsi e cautelarsi per sfruttare al meglio i benefici, tutelandosi dai possibili danni”.
Queste alcune delle indicazioni contenute nell’intervista che Arpa Veneto ha realizzato con Laura Maria Belleri e Giuseppe Lorenzetto della sezione provinciale Arpav Vicenza, referenti per il monitoraggio delle radiazioni Uv.
Un concetto importante da acquisire, ha spiegato Giuseppe Lorenzetto, è che l’intensità della componente ultravioletta nei raggi solari non è sempre costante ma varia a seconda dell’ora della giornata e della stagione (più è alto il sole nel cielo e più forte è l’incidenza della radiazione UV), della latitudine e altitudine, delle condizioni meteorologiche, dello strato di ozono nell’atmosfera e dalla riflessione al suolo.
Per aiutare i cittadini a capire quali sono i momenti di massima intensità l’Arpav già dal 2011 ha realizzato un servizio di monitoraggio dell’Uv index, indice universale della radiazione Uv solare, rilevato tramite due radiometri installati presso la sede Arpav di Vicenza. I dati rilevati dalla strumentazione sono elaborati e restituiti al pubblico attraverso un grafico di semplice lettura che indica quali momenti della giornata siano più sicuri per esporsi al sole, quando è necessario che le persone più fragili (quelle con pelle e occhi chiari, o i bambini) prendano precauzioni, e quando è consigliabile a chiunque di evitare l’esposizione.
Esporsi per troppo tempo e nei momenti di massima intensità vuol dire correre il rischio di provocare danni alla nostra salute, prima di tutto, spiega Laura Belleri, gli effetti sono sulla pelle e variano a seconda dell’esposizione a raggi UvB che in eccesso provocano eritema, arrossamenti, disidratazione e ispessimento della pelle e ai raggi UvA che invece provocano la formazione di rughe, rilassamento cutaneo e macchie solari.
D’altro canto va ricordato che invece un’esposizione equilibrata a raggi solari è necessaria all’organismo per la produzione di vitamina D, un sano sviluppo dello scheletro e una buona protezione per malattie come l’osteoporosi o il trattamento di alcune patologie cutanee.
In conclusione quindi queste le regole da rispettare per non correre rischi. “Innanzitutto” – risponde Laura Belleri- “è bene informarsi sui valori di Uv-index presenti, perché anche in giornate parzialmente coperte o ventilate, in cui il sole può sembrare meno forte, la radiazione Uv può rimanere molto intensa. Va comunque evitata l’esposizione nelle ore dalle 12 alle 16, in cui è preferibile ricercare posti riparati e all’ombra. Anche nelle altre ore è comunque bene limitare l’esposizione, ad esempio utilizzando un ombrellone.
Si consiglia inoltre di usare, rinnovando l’applicazione a intervalli regolari e dopo il bagno, creme con filtri solari a ampio spettro con un fattore di protezione solare (Spf) superiore a 15; la crema va utilizzata sia al mare che in montagna, dove i raggi solari sono più intensi e vengono riflessi dalla neve. La crema solare va applicata anche sotto l’ombrellone ed in acqua dove arrivano rispettivamente il 50% ed il 90% dei raggi solari. Particolare attenzione va poi rivolta alla protezione dei bambini, evitando l’esposizione solare per quelli con meno di 6 mesi di vita.
Anche la protezione degli occhi non va trascurata, utilizzando occhiali che filtrino le radiazioni UV-B e UV-A. Gli occhiali dovrebbero sempre riportare una indicazione della categoria di protezione fornita: per un uso generico, è consigliabile la 3, mentre per attività caratterizzate da forti esposizioni (come su suoli innevati, ad alto potere riflettente), è raccomandata la categoria 4. Infine gli occhiali dovrebbero proteggere anche dall’esposizione laterale.Quanto agli indumenti, soprattutto per i bambini con cute e occhi chiari e capelli biondi o rossi, si raccomanda di utilizzare maglietta e cappello a tesa larga.”
Info:
radiazioni ultraviolette ed effetti sulla salute
sezione dedicata alla Radiazione Uv del sito dell’Arpav