BRUXELLES -Pubblicato dalla Commissione europea il Working Paper 1/2013, Social protection budgets in the crisis in the EU, documento che esamina concentra le tendenze della spesa nella protezione sociale dopo il picco della crisi (2009), i cambiamenti nella distribuzione del reddito e l’impatto delle misure di austerità.
Il budget destinato alla protezione sociale in questi anni è significativamente cambiato. Nella fase iniziale della crisi (2009) la spesa per la protezione sociale è sensibilmente aumentata in tutti gli Stati per far fronte a una situazione di eccezionale gravità. Già nel 2010 la spesa sociale si è stabilizzata, tornando a livelli in linea con le annualità passate. Nel 2011 e 2012 abbiamo assistito addirittura ad una diminuzione del budget.
La riduzione della spesa sociale è stata molto maggiore rispetto a precedenti periodi di recessione, ciò per far fronte alla necessità di consolidamento fiscale nel contesto della crisi dell’euro e di adeguamento alle misure di austerità. Questo ha di fatto neutralizzato la funzione di stabilizzazione economica dei sistemi di protezione sociale in molti Stati membri dove l’onere di pacchetti di austerità è stato condiviso in modo diverso, con diversi impatti sulla distribuzione dei redditi.
La modifica dei sistemi fiscali e previdenziali e i tagli operati nei salari del settore pubblico hanno portato a significative riduzioni del livello dei redditi reali delle famiglie, a volte pesando gravemente sulle condizioni di vita delle famiglie a basso reddito.
L’analisi mostra che i tagli alla spesa e gli aumenti delle tasse hanno un impatto diverso sulle famiglie a reddito alto o basso e che un’attenta progettazione delle misure è fondamentale per evitare che le famiglie più modeste e dei più poveri siano le più colpite.
Per approfondire: Social protection budgets in the crisis in the EU.