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Ambiente e meteo, VII Rapporto ISPRA stato del clima in Italia

ROMA – Pubblicato online il VII Rapporto ISPRA sul clima Gli indicatori del clima in Italia nel 2011, documento che sulla base di  grafici e mappe mette in luce aspetti significativi dell’andamento medio meteorologico in Italia per l’anno 2011 evidenziandone le eventuali variazioni sul lungo periodo.

I dati elaborati derivano dal Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati Climatologici di Interesse Ambientale SCIA, realizzato dall’ ISPRA, e dagli organismi titolari di molte delle principali reti osservative presenti sul territorio nazionale: il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, l’Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA), nove Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS) e il Servizio Agrometeorologico delle Marche. Da circa 800 stazioni distribuite sull’intero territorio nazionale da cui sono derivati gli indicatori di temperatura e precipitazione nel 2011.

Il rapporto evidenzia gli aspetti salienti del clima a scala globale e continentale e riepiloga alcuni eventi significativi del clima in Italia, approfondisce poi i dati relativi a cinque variabili climatiche: temperatura, temperatura superficiale del mare, precipitazione, umidità relativa, eliofania e radiazione globale.

Il 2011 si attesta al quarto posto come anno più caldo dal 1961 ad oggi. Come i 26 anni precedenti (escludendo solo il 1991) il 2011 è stato un anno più caldo della norma: +1.23°C l’aumento della temperatura media in Italia rispetto al trentennio di riferimento 1961-1990.
Nel 2011 l’anomalia della temperatura media nel nostro paese è stata superiore a quella media globale sulla terraferma (+0.73°C).

L’anomalia termica è risultata più marcata a Nord che a Sud e ha toccato picchi massimi nel mese di luglio 2.74°C al Nord +, +2.41°C al Centro, +1.45°C al Sud e sulle Isole.
Come sempre negli ultimi 20 anni ( escludendo il 2005 e il 1993) il numero medio di giorni con gelo è stato inferiore al valore normale del trentennio di riferimento. Il numero medio di notti tropicali, cioè di giorni con temperatura minima dell’aria maggiore di 20°C,  è stato superiore al valore normale e come sempre negli ultimi 23 anni, ad eccezione del 1996; il numero medio di giorni estivi, cioè giorni  in cui la temperatura massima è maggiore di 30°C. è stato superiore alla media climatologica.

Il 2011 risulta tra gli anni più caldi dell’intera serie dal 1961 anche per intensità, durata e numero delle onde di calore.

Le precipitazioni nel 2011 sono state inferiori alla media climatologica su gran parte del territorio nazionale ad eccezione della Sicilia meridionale e, in misura più contenuta, la Sardegna, la Calabria Ionica e alcune aree dell’Italia settentrionale.

Nonostante la scarsità di precipitazioni che hanno causato un deficit idrologico consistente, a fronte di lunghi periodi di siccità nel 2011 abbiamo assistito ad eventi estremi di precipitazione intensa. Tra questi da ricordare gli eventi alluvionali nei mesi di ottobre e novembre che hanno colpito Liguria e Toscana, dove alcune località hanno registrato valori record di precipitazione su intervalli di tempo da un’ora a 24 ore.

Info: VII Rapporto ISPRA.

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