URBINO – “La nuova disciplina della sicurezza sul lavoro del 2008/2009: una rapsodia su novità e conferme” è il titolo del primo numero dei “I Working Papers di Olympus” ora pubblicato online.
I “Working Papers di Olympus” ultimo progetto ideato dall’Osservatorio per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza sul lavoro dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, sono una raccolta seriale progressiva di saggi sulle tematiche attinenti al Diritto della salute e sicurezza dei lavoratori.
La loro pubblicazione, già annunciata dal Prof. Pascucci in occasione dell’intervista rilasciata a Quotidiano Sicurezza (leggi anche La sicurezza sul lavoro missione pubblica, Pascucci spiega Olympus) rappresenta un ulteriore importante passo avanti di Olympus e un valido contributo alla ricerca.
I saggi pubblicati nei working papers potranno affrontare il tema da più angolazioni dando particolare rilievo alla prospettiva del diritto, declinato nelle sue molteplici sfaccettature: dal Diritto del lavoro al Diritto penale, da quello costituzionale a quello amministrativo.
Le pubblicazioni potranno inoltre ospitare saggi relativi alla salute e sicurezza dei lavoratori che affrontano la questione dal punto di vista di altre discipline quali l’ingegneria, l’economia, la statistica, la psicologia, la sociologia e la medicina. La riflessione attraverso lo specifico filtro disciplinare dovrà comunque riguardare gli aspetti legislativi o giurisprudenziali della salute e sicurezza del lavoro.
I nuovi quaderni di Olympus hanno e avranno ovviamente l’architettura e la struttura della rivista scientifica con un direttore responsabile, nella persona del prof. Pascucci, un comitato scientifico, un comitato di direzione e un comitato di redazione.
Il primo numero, “La nuova disciplina della sicurezza sul lavoro del 2008/2009: una rapsodia su novità e conferme” è a firma del Prof. Paolo Pascucci che nel saggio analizza l’evoluzione della normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro e mette in evidenza il particolare rilievo acquisito dalla dimensione organizzativa della prevenzione.
Già nella premessa l’autore chiarisce che è il processo di attuazione del D.Lgs. 81-08 non è ancora pienamente realizzato. Il decreto attende tuttora interventi di completamento e si presenta ad oggi come una “sorta di semilavorato in attesa di finitura su cui appare prematuro azzardare giudizi”. Non è ancora possibile quindi tracciarne un bilancio se non in forma di bilancio di previsione con l’obiettivo di evidenziare l’importanza delle innovazioni che apporta.
L’andamento del saggio è pertanto “rapsodico” e si configura come un insieme di spunti di riflessione sulle innovazioni apportate dal Testo unico seguendo il filo rosso della parola “organizzazione” che compare con diverse declinazioni in diversi punti del testo normativo a partire da un’inedita definizione di lavoratore quale “persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari” (art. 2, lett. a)
Il saggio passa quindi in rassegna diversi punti nodali ancora del Testo unico, mettendone in luce novità e conseguenze sul piano giuridico. Tra i temi trattati figurano la valutazione dei rischi, il sistema istituzionale della prevenzione, la delega delle funzioni, il ruolo del RSPP.
Un paragrafo infine è dedicato a “L’obbligo di formazione e la responsabilità del lavoratore”, paragrafo che chiude il saggio dando all’autore modo di tornare sul tema dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza.
Per approfondire: >I Working Papers di Olympus.