ROMA – L’argomento affrontanto dal Ministero dell’Ambiente nel Bollettino di informazione “Sostanze chimiche – ambiente e salute” Anno 8 – Numero 3 – Ottobre 2017 è: i nanomateriali, la nanotecnologia, la normativa corrente, la sicurezza. Cosa sono, valutazione dei rischi, definizioni e Regolamento Reach.
I nanomateriali sono sostanze chimiche con una dimensione che varia tra i 1 e 100 nanometri. Oggi se ne parla perché la nanotecnologia è entrata a far parte del linguaggio e della produzione industriale, ma in sé, come forma, entità, sono presenti in natura (la scheda riporta l’esempio delle particelle del polline).
Nel 1985 la prima molecola di fullerene (C60) per la realizzazione dei nanotubi di carbonio, quindi la progressiva evoluzione nell’ingegneria, in settori come “medicina, tessile, chimico, cosmetico alimentare”. Una diffusione considerevole, che sta rendendo necessaria un’ampia riflessione sui possibili rischi sanitari e ambientali e un aggiornamento della normativa europea di settore, in particolare del Regolamento Reach.
Attualmente nel Reach non esistono riferimenti diretti ai nanomateriali, ma in quanto sostanza chimica, sono soggetti a ogni norma prevista dal regolamento. L’Unione europea ha pubblicato il 18 ottobre 2011 la Raccomandazione sulla definizione di nanomateriale. Riferimenti ai nanomateriali sono contenuti nel Regolamento (UE) n.1169/2011 fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, nel Regolamento (UE) n. 528/2012 messa a disposizione e mercato dei biocidi; Regolamento (CE) n.1223/2009 sui prodotti cosmetici.
La disciplina che si occupa della ricerca scientifica riguardante i rischi derivanti dai nanomateriali viene definita nanotossicologia, o eco-nanotossicologia se si riferisce all’ambiente. Gli ambiti di applicazione sono l’esposizione degli esseri viventi, dell’uomo e del consumatore, del lavoratore, quindi della biosfera, degli ecosistemi, i rischi nella catena alimentare.
Questo l’Osservatorio UE sui nanomateriali, la parte del sito Echa di riferimento,
Il Bollettino di informazione termina con le seguenti conclusioni: “Benché l’utilizzo dei nanomateriali trovi applicazione in numerosi settori produttivi, le metodologie e i criteri per la valutazione dei rischi sanitari e ambientali delle sostanze in nano forma sono ancora in via di definizione. L’esigenza di accelerare la definizione di tali criteri è stata stigmatizzata anche dal Consiglio dei Ministri dell’ambiente europei nelle conclusioni adottate il 19 dicembre 2016. L’adeguamento del regolamento REACH per tenere conto delle caratteristiche dei nanomateriali completerà auspicabilmente nel breve periodo il quadro normativo per garantire la sicurezza dell’uso dei prodotti chimici in Europa”.
Info: bollettino sostanze chimiche n.3 ottobre 2017 nanomateriali