ROMA – Aziende italiane fate attenzione: i controlli sui livelli di sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori, dal mese di novembre, si fanno più intensi. Il Ministro Maurizio Sacconi è infatti intervenuto alla “Terza Conferenza nazionale sulla vigilanza in materia di lavoro” organizzata dalla Direzione generale per l’attività ispettiva, che si è tenuta a Roma il 28 ottobre. Negli ultimi mesi, in seguito alla sinergia di tutti i soggetti coinvolti, l’attività ispettiva ha fatto grandi passi verso una profonda trasformazione. E’ del 4 agosto scorso la firma del Protocollo d’Intesa con Inps, Inail e l’Agenzia delle Entrate che sancisce l’avvio di una nuova collaborazione con i soggetti che si occupano di vigilanza e controllo al fine di promuovere e migliorare l’attività ispettiva con nuove metodologie operative. Nello specifico, la sigla del protocollo ha permesso di decretare lo scambio di informazioni e dati tra Ministero, Inps, Inail e Agenzia delle Entrate con la finalità di innalzare la capacità di vigilare sull’attuazione delle norme di lavoro e di rendere più efficaci e mirate le operazioni di lotta fiscale e di contrasto al lavoro sommerso.
A partire da questo l’attività ispettiva tenderà sempre più ad essere un’attività investigativa che si opera prima e a monte della vera e propria ispezione.
Altro importante accordo stilato recentemente è la Convenzione tra Ministero del lavoro e Ministero della Difesa a seguito di cui si stabilisce un rapporto di collaborazione tra le Direzioni Provinciali del Lavoro e l’Arma dei Carabinieri finalizzata a contrastare con efficacia i fenomeni criminali connessi allo sfruttamento del lavoro, all’occupazione illegale di lavoratori e al mancato rispetto delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Oltre a programmare ecordinare le operazioni gli organismi sono anche chiamati a denunciare con sollecitudine le situazioni di evidente pericolosità e rischio cui sono esposti i lavoratori pere quanto riguarda la loro salute e sicurezza.
Entrambi gli accordi mirano a rendere sempre più capillare e organizzata l’attività ispettiva, facendo capo da una parte al radicamento territoriale delle Forze dell’Ordine e dall’altra alle banche dati degli enti preposti attraverso cui monitorare e pianificare azioni ispettive mirate.
Alla Conferenza è stata inoltre presentata la campagna di comunicazione “Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene”, che sta suscitando pareri contrastanti nel mondo del lavoro. La conferenza è stata inoltre occasione per celebrare l’evento conclusivo delle attività di formazione del Progetto “Adeguamento delle potenzialità ispettive alle esigenze connesse con l’implementazione della legislazione comunitaria in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.