ROMA – Si è conclusa ieri a Bilbao nell’abituale summit di due giorni la campagna Eu-Osha Ambienti di lavoro sani e sicuri 2014-2015 – Insieme per la prevenzione dello stress lavoro correlato. Dalla prossima primavera verrà lanciata la nuova iniziativa biennale, che questa volta sarà dedicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro a tutte le età.
#EUmanagestress
La due giorni di Bilbao, (vedi immagini e dichiarazioni sul profilo Twitter di Quotidiano Sicurezza e attraverso gli hashtag #EUmanagestress ed #EUOSHAsummit) ha coinvolto delegati e partner provenienti da tutta Europa. È stato il momento finale nel quale Eu-Osha ha richiamato e commentato i passaggi percorsi in questi due anni nella Campagna di sensibilizzazione sul tema stress sul lavoro, le sue motivazioni e i risultati.
“Lo stress sul lavoro è il secondo problema di salute più frequente legato all’attività lavorativa in Europa. È responsabile di quasi la metà di tutti i giorni lavorativi persi, con un costo per l’economia europea di 136 miliardi di euro ogni anno a causa della perdita di produttività, comprese le assenze per malattia”.
Stress, rischi psicosociali, violenza da parte di terzi, mobbing, questi sono stati gli obiettivi dell’iniziativa, che in particolare ha voluto sottolineare un concetto determinante: lo stress sul lavoro deve essere trattato alla stregua di ogni altro rischio professionale presente e possibile.
Così la direttriche Eu-Osha Christa Sedlatschek: “I partner della campagna biennale Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato hanno studiato, sperimentato e attuato nei luoghi di lavoro questo aspetto, svolgendo sondaggi tra i lavoratori per prendere il polso della situazione e avviando valutazioni dei rischi psicosociali. Erano convinti che i benefici per l’economia sarebbero stati superiori ai costi di attuazione e siamo orgogliosi della consapevolezza che siamo riusciti a sviluppare nei leader aziendali”.
Gli strumenti pubblicati
Per sensibilizzare l’opinione pubblica, le aziende e le istituzioni su tali temi Eu-Osha ha pubblicato in questi due anni guide, video, ricerche e dati, tool e infografiche. Ne riportiamo qui ancora una volta i maggiori esempi:
- pubblicazioni;
- guida pratica elettronica per la gestione dei rischi psicosociali;
- Napo e lo stress sul lavoro;
- Rischi psicosociali in Europa, prevalenza e strategie di prevenzione.
Insieme a questi ricordiamo inoltre le operazioni complementari e parallele condotte dall’Agenzia per la promozione della prevenzione su lavoro: i dati dell’indagine Esener-2, gli strumenti di valutazione online Oira.
#EUOSHAsummit
Per quanto riguarda i dettagli del summit, sono stati più di 300 i delegati che si sono riuniti nelle sale dell’Euskalduna Conference Centre di Bilbao. Nel corso delle due sessioni plenarie e dei tre incontri di approfondimento, sono intervenuti rappresentati delle istituzioni europee, spagnole, basche. Tra questi: Marianne Thyssen, commissario europeo Occupazione affari sociali e inclusione, intervenuta con un messaggio video; Ole Christensen, membro del Parlamento europeo e relatore della Strategia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro 2014-2020; Stefan Olsson direttore della Divisione occupazione della Direzione generale Occupazione affari sociali e inclusione; Nicolas Schmit, ministro del Lavoro del Granducato del Lussemburgo, in rappresentanza della presidenza UE.
È intervenuto nella prima parte della sessione plenaria di mercoledì 4 novembre, in un incontro a titolo Managing stress and psychosocial risks at work – putting research evidence into practice, il prof. Sergio Iavicoli, direttore del Settore Ricerca – Dipartimento di Medicina del Lavoro Inail.
In una breve intervista concessa al nostro giornale il prof. Iavicoli ha confermato come sia cresciuta negli ultimi anni l’attenzione sul tema dello stress lavoro correlato, come tale crescita sia riscontrabile per l’Europa e in particolare per l’Italia nel confronto tra i risultati delle indagini Esener del 2008 e del 2013. Il tema sta quindi prendendo piede e si sta affrancando da una considerazione passata che lo collocava nella quotidianità, in qualcosa che interessasse la persona in sé e che non potesse avere cause lavorative.
Iavicoli ha segnalato ancora come la fase cruciale del nuovo processo che sta interessando il tema, processo derivante anche dall’azione del Dlgs 81/08, possa essere rintracciabile nel compromesso raggiunto tra le parti in causa, ovvero tra datori di lavoro, lavoratori, ricercatori su come considerare lo stress sul lavoro. Un compromesso sostenuto da dati che hanno iniziato a mostrare i costi dello stress nell’economia aziendale, da dati che hanno iniziato a mostrare come lo stress potesse derivare da condizioni ambientali lavorative e come lo stress possa essere in grado di comportare patologie fisiche.
A esempio di un approccio organico Iavicoli ha indicato la piattaforma per la valutazione dello stress lavoro correlato dell’Inail frutto del lavoro svolto dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) in collaborazione con le Regioni e con la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro. Una piattaforma ormai nota, i cui dati sono stati pubblicati su vari volumi (manuale, scheda) e che ora sta passando a un nuovo step nel quale verranno customizzate le informazioni, per settori, mansioni e rispettive criticità.
Ambienti di lavoro sani e sicuri per tutte le età 2016-2017
Chiusa la Campagna sullo stress lavoro correlato Eu-Osha si prepara ora al lancio della nuova iniziativa biennale che dovrà partire nella prossima primavera. Il tema 2016-2017 come anticipato nei giorni scorsi dall’Agenzia e come confermato negli ultimi minuti del summit sarà Ambienti di lavoro sani e sicuri per tutte le età.
Anche la nuova Campagna come le precedenti si rivolgerà ai tre principali interlocutori del mondo del lavoro, ovvero i lavoratori, le aziende e le istituzioni. Lo farà con strumenti riservati a ognuno di essi, buone prassi, guide.
Come dichiarato dalla direttrice Eu-Osha Christa Sedlatschek in un meeting con i media tenuto nella prima giornata del vertice, dovrà essere una Campagna con un approccio olistico, che segua tutte le parti e l’insieme, che segua il lavoro e i vari settori e in essi i differenti passaggi nell’età. Per una lavoro sostenibile in ogni settore e in ognuno dei momenti di una vita lavorativa.
Per concludere, nel corso del summit, è stato annunciato l’Eusebio Rial González Innovation and Practice Award Occupational Health. Si tratta di un premio indetto da Eu-Osha e dall’European academy of occupational health psychology (EAOHP) in memoria di Eusebio Rial González, direttore del Dipartimento prevenzione e ricerca Eu-Osha, scomparso nel dicembre del 2014.
Info:
comunicato stampa conclusivo vertice Ambienti lavoro sani e sicuri 2014-2015
rapporto, foto, video, schede e programma completo del summit
sito Campagna 2014-2015