CAGLIARI – Si è tenuta in questi giorni la Conferenza Stampa di fine anno in cui la Consigliera di Parità della Regione Sardegna, Luisa Marilotti, ha presentato le azioni svolte nel 2010 e il programma 2011.
Alla conferenza hanno partecipato anche l’Assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, e il direttore regionale dell’Agenzia del Lavoro, che collaborano con l’assessorato alle Pari Opportunità in modo costante e fattivo.
La consigliera Marilotti ha sottolineato criticità e successi dell’anno che si sta chiudendo rilevando prima di tutto che si è registrato un aumento delle richieste di intervento per casi di discriminazione, dato che fa pensare che in un periodo di crisi l’insieme della società diventi più fragile e si possa assistere a un abbassamento del sistema delle tutele, nonostante a livello europeo l’Italia sia uno degli stati con la normativa più avanzata.
Nel dettaglio i casi di discriminazioni che sono stati trattati sono più di trenta e coinvolgono in modo pressoché uguale sia il settore privato che il settore pubblico.
Alcuni casi particolarmente complessi hanno richiesto mesi di impegno per dirimere la questione e assicurare al lavoratore un trattamento equo.
Che tipo di discriminazioni sono state denunciate? Un quarto delle segnalazione è riferito a discriminazioni collettive in fase di accesso al lavoro, Un altro quarto di casi ha riguardato la difficoltà di conciliare vita lavorativa e vita familiare, con difficoltà ad ottenere da parte dei lavoratori il cambiamento di orario di lavoro necessario al’accudimento di figli piccoli, il passaggio al part time o una maggiore flessibilità sugli orari.
Nel 30% dei casi donne in maternità e anche padri hanno subito discriminazioni gravi , e atti di vera e propria ritorsione quali il demansionamento o il trasferimento di luogo lontano dal domicilio, fino ad arrivare a casi di donne in gravidanza licenziate o padri che ala richiesta del congedo per paternità hanno visto minacciato il posto di lavoro.
Il restante 20% di problemi trattati ha riguardato veri e propri casi di molestie sessuali sui luoghi di lavoro.
Nonostante il quadro non sia roseo la Marilotti sottolinea con soddisfazione che però gli utenti si sono rivolti all’Ufficio con fiducia e che un 15% degli interventi son stai richiesti da lavoratori uomini che hanno così di mostrato di avere sempre più a cuore la condivisione dei carichi familiari e di aver recepito efficacemente la campagna Papà in azione promossa dall’Ufficio nel 2010 con uno spot televisivo e una campagna di informazione che prosegue anche con l’edizione 2011 di Agenda Mia.
Dopo aver chiuso il bilancio dell’anno trascorso tra luci e ombre la consigliera ha presentato le attività in programma per il 2011 che, come già esposto da Quotidiano Sicurezza in un precedente articolo, avranno come obiettivo primario quello di declinare la tutela della salute e sicurezza in un ottica di genere, dando piena attuazione al dettato del T.U. 81/2008 che prevede che la valutazione dei rischi e le relative azioni di prevenzione e protezione siano svolte tenendo conto delle differenze trai vari lavoratori, prima fra tutte le differenze tra uomini e donne.