ROMA – L’amianto è un elemento pericoloso, che si nasconde nelle tubature, sulle tettoie, nelle cisterne d’acqua. A distanza di decenni dalle prime leggi che ne escludevano l’utilizzo, il “cemento amianto” è ancora un ospite, peraltro indesiderato, dei nostri condomini.
Sul problema l’ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori d’Immobili, ha avviato una campagna di formazione e sensibilizzazione degli iscritti.
A tale scopo, oggi 21 febbraio, in collaborazione con l’Istituto scientifico Intervision, l’Associazione organizza a Roma un seminario gratuito dal titolo “Cemento amianto e sicurezza in condominio”. L’incontro, che riguarderà esclusivamente i soci, avrà inizio alle ore 15, presso la sede nazionale (V. della Magliana Nuova 93).
“Dei rischi connessi alla presenza di amianto nelle nostre case – spiega Giuseppe Bica, presidente dell’ANAMMI – si parla ancora troppo poco. Questo perché il dramma dei tanti operai che hanno contratto gravi malattie a causa del loro lavoro ha, giustamente, interessato il grande pubblico e i media. Ma, seppure con percentuali diverse, i pericoli per la salute sono significativi anche nei vecchi edifici condominiali, dove è facile, per esempio, trovare tubature e tettoie in cemento amianto”.
Nella prevenzione e nella gestione del problema, l’amministratore ha importanti responsabilità per quel che riguarda il censimento e la mappatura di tale materiale nel patrimonio immobiliare e la gestione dei rischi a questo collegato. “Un ruolo complesso – commenta il presidente Bica – ecco perché riteniamo necessario approfondire la questione, lanciando una campagna di formazione al nostro interno”. E, per rafforzare tale prospettiva, il seminario del 21 febbraio si soffermerà anche sugli obblighi che il dlgs 81 del 2008 impone all’amministratore condominiale in materia di sicurezza sul lavoro.
Nonostante gli sforzi di mappatura delle regioni, non esiste ancora un censimento completo dell’amianto collocato nel nostro paese. Allo stato, si calcola siano presenti in Italia circa 100 milioni di metri quadrati di questo materiale, posizionato in strutture di varie tipo. L’amianto comporta gravi danni alle persone, in particolare alle vie respiratorie, soltanto se le sue fibre si disperdono in aria.
Al seminario, saranno presenti Giuseppe Bica, presidente dell’ANAMMI, Fabio Benedetti, docente di diritto ambientale all’Università “La Sapienza” di Roma” e Marcello Bellucci, imprenditore operante nel settore dello smaltimento dell’amianto.